In ricordo di Giulio Dolchi

Un tuffo nella storia con lo sguardo rivolto al futuro. E' l'estrema sintesi della serata che il Consiglio Valle, l'Anpi Valle d'Aosta e il Comune di Aosta hanno voluto dedicare il 23 novembre 2013 al Presidente Giulio Dolchi a dieci anni dalla sua morte.

Scomparso il 20 ottobre 2003 all'età di 82 anni, Giulio Dolchi è stato uno degli attori della lotta partigiana in Valle d’Aosta e una figura di primo piano nel panorama politico valdostano della seconda metà del XX secolo. Uomo impregnato di profondi valori umanistici, grazie anche alla madre, la poetessa valdostana Eugénie Martinet, si è distinto, a livello locale, nazionale e internazionale per il suo impegno a favore della democrazia, della libertà, della pace e del dialogo fra culture diverse. Durante la Resistenza, aderì alla lotta partigiana operando nella valle di Cogne. Iscritto al Partito comunista italiano dal 1944, subito dopo la Liberazione diede vita alla sezione regionale dell'Anpi e nel 1948 fondò il giornale "Le Travail-Il lavoro". Consigliere comunale di Aosta dal 1946, ricoprì la carica di Sindaco del capoluogo regionale per dodici anni, dal 1954 al 1966. Nel 1968, entrò in Consiglio regionale e vi restò per cinque Legislature, sino al 1992: 24 anni nei quali, a più riprese, fu eletto Presidente dell'Assemblea legislativa.

Il Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale si è riempito di immagini, ricordi, parole che, evocando la vita di Giulio Dolchi, hanno di fatto ripercorso la storia valdostana degli ultimi sessant'anni. Senza nostalgie, ma come momento di rivitalizzazione della memoria e di consegna del testamento che uomini come Dolchi hanno lasciato. L'impegno politico richiede rigore, coerenza, dignità, capacità di costruire progetti credibili, senza lasciarsi prendere dalla facile demagogia. Così si sono espressi i numerosi relatori che hanno animato la serata, richiamando il modo di fare politica di Dolchi: nobile e generoso.