Gruppo consiliare Partito democratico-Sinistra VdA

PDL’attività del gruppo si è subito focalizzata sulle urgenti risposte da dare alla crescente crisi economica che colpisce tutte le attività della Valle d’Aosta. Il dato più preoccupante dell’economia valdostana, oltre all’assenza di crescita, è quello dell’aumento vertiginoso della disoccupazione, in particolare quella giovanile, che va di pari passo con la chiusura di molte attività commerciali, artigianali e nel settore della zootecnia.

Anche il settore dell’edilizia, storicamente trainante nella nostra Regione, conosce una crisi senza precedenti dal dopoguerra ad oggi.

E per la prima volta nel settore pubblico sono a rischio centinaia di posti di lavoro, in particolare quelli dei precari e degli stagionali, dopo anni di promesse di stabilizzazione.

Abbiamo quindi avanzato subito proposte volte a ridurre gli sprechi dell’Amministrazione regionale, a tagliare i costi della politica con leggi specifiche, a ridurre i super compensi ai manager delle società partecipate pubbliche e a congelare gli aumenti delle pensioni d’oro, a dare lo stop alle grandi opere e a rinviare quelle non urgenti come l’Archivio regionale, per recuperare le risorse da investire in uno sviluppo ecosostenibile, incentrato sulla stretta collaborazione fra turismo, agricoltura, artigianato locale e commercio. Purtroppo, nonostante l’azione congiunta che abbiamo condotto con le altre forze di opposizione, il bilancio regionale per il 2014 approvato dalla maggioranza vede ancora crescere percentualmente la spesa corrente e diminuire quella per investimenti. Siamo però riusciti a recuperare risorse importanti, pari a 20 milioni di euro che cresceranno nel corso dell’anno, per far fronte alle domande di contributo degli anni 2012 e 2013 bloccate o lasciate in sospeso; riuscendo a scongelare numerose attività in tutti i settori strategici del’economia valdostana.

Il nostro sforzo, viste le difficoltà oggettive nel redigere il bilancio, è stato quello di attuare politiche di equità che consentissero di non scaricare i costi della crisi solo sui ceti medi e sulle famiglie più povere, salvaguardando la sanità pubblica, la scuola pubblica e i trasporti pubblici, con particolare attenzione al sociale, che ha subìto tagli che colpiscono i più deboli: anziani e neonati.

Il gruppo ha preso una posizione chiara e forte per far rispettare la volontà popolare espressa con il referendum del 18 novembre 2012, che non vuole si installino in Valle d’Aosta impianti di trattamento a caldo; e abbiamo chiesto pertanto  la raccolta differenziata dell’umido e una scelta precisa della Giunta regionale a favore di una gestione rifiuti zero.

Sul fronte dei trasporti abbiamo rilanciato la nostra petizione che dal 2010 chiede la riduzione dei pedaggi autostradali e un più coordinato servizio di trasporto pubblico.

In particolare ci siamo opposti all’acquisto dei treni bimodali per un costo di 50 milioni di euro e che non verranno consegnati prima di sei anni, mentre la nostra proposta di elettrificazione è realizzabile in 3 anni e può dare molto lavoro anche a imprese e operai valdostani.

Continueremo dunque a batterci per avere più equità e più sviluppo nell’interesse generale di tutta la comunità valdostana, dialogando con tutte le forze politiche che vorranno aiutarci a promuovere un reale cambiamento. Siamo stati eletti per contrastare il sistema clientelare e riaffermare meritocrazia e bene comune: e  garantiamo che il nostro impegno non verrà mai meno.

Raimondo Donzel
Consigliere Capogruppo