Storia

La quattordicesima Legislatura del Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha preso avvio il 1° luglio 2013, a seguito delle elezioni che si sono svolte il 26 maggio.

Nove le liste che hanno partecipato alla tornata elettorale: la maggioranza regionale uscente, formata da Fédération Autonomiste, Stella Alpina e Union Valdôtaine, ha riproposto un programma comune; Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Partito Democratico-Sinistra VdA, già presenti in Consiglio come forze di minoranza, si sono coalizzate in un programma autonomista e progressista comune; il Popolo della Libertà si è presentato da solo; in lizza vi erano, infine, il Movimento 5 Stelle, per la prima volta alle regionali, e una nuova formazione di centro destra denominata LeAli.

Le consultazioni hanno confermato la vittoria della coalizione autonomista uscente, decurtata però della Fédération Autonomiste, che non è riuscita a superare lo sbarramento previsto dalla legge: Stella Alpina e Union Valdôtaine, con 32.945 voti, ottengono 18 seggi; Union Valdôtaine Progressiste, PD-SinistraVdA e Alpe, con 29.187 voti, conquistano 15 seggi; al Movimento 5 Stelle, con 4.773 voti, vengono attribuiti 2 seggi. Le due liste di centro-destra, il PdL e LeAli, sono anch'esse,  come la Fédération Autonomiste, escluse dal Consiglio regionale.

Il Consiglio risulta così formato: due gruppi di maggioranza, Union Valdôtaine con 13 eletti e Stella Alpina con 5; quattro forze di opposizione, Union Valdôtaine Progressiste con 7 Consiglieri, Alpe con 5, PD-SVdA con 3 e M5S con 2. I Consiglieri eletti sono i seguenti: Union Valdôtaine, Augusto Rollandin (10.872 voti), Antonio Fosson (4.635), Emily Rini (3.220), Aurelio Marguerettaz (2.543), Luca Bianchi (1.924), Joël Farcoz (1.813), Ego Perron (1.754), Giuseppe Isabellon (1.710), David Follien (1.605), Claudio Restano (1.597), Renzo Testolin (1.590), Marilena Péaquin Bertolin (1.574), Leonardo La Torre (1.422); Stella Alpina, Marco Viérin (3.179 voti), Mauro Baccega (1.849), Stefano Borrello (1.571), Pierluigi Marquis (1.495), André Lanièce (1.424); Union Valdôtaine Progressiste, Laurent Viérin (7.748 voti), Luigi Bertschy (1.954), Elso Gerandin (1.296), Alessandro Nogara (1.042), Andrea Rosset (996), Vincenzo Grosjean (959), Nello Fabbri (916); Alpe, Patrizia Morelli (2.295), Fabrizio Roscio (1.956), Alberto Bertin (1.629), Albert Chatrian (1.499), Chantal Certan (1.308); Partito Democratico-SinistraVdA, Raimondo Donzel (1.397), Jean-Pierre Guichardaz (833), Carmela Fontana (784); Movimento 5 Stelle, Stefano Ferrero (1.170), Roberto Cognetta (670).

L'inizio della Legislatura è controverso. Il 1° luglio, dopo la convalida degli eletti, il Consiglio regionale non riesce a proseguire i propri lavori: al momento del voto per l'elezione del Presidente del Consiglio, la minoranza, compatta, abbandona l'Aula, facendo mancare la presenza dei 24 Consiglieri, su 35, necessari per procedere alla prima votazione del Presidente dell'Assemblea. Il Consiglio viene quindi riconvocato il 5 luglio: data in cui la Consigliera Emily Rini è eletta Presidente del Consiglio regionale della Valle d'Aosta alla seconda votazione. Nella stessa seduta, sono designati i componenti dell’Ufficio di Presidenza: i Vicepresidenti André Lanièce e Andrea Rosset; i Consiglieri Segretari David Follien e Fabrizio Roscio. Ci vorrà un'altra data, quella dell'8 luglio, per nominare il Governo regionale: dopo un ampio dibattito sul programma di maggioranza, Augusto Rollandin è confermato Presidente della Regione. La 27a Giunta regionale è composta da Renzo Testolin, Assessore all’agricoltura e risorse naturali, Pierluigi Marquis, Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, Mauro Baccega, Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Joël Farcoz, Assessore all’istruzione e cultura, Marco Viérin, Assessore alle opere pubbliche, protezione del suolo ed edilizia residenziale pubblica, Antonio Fosson, Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Luca Bianchi, Assessore al territorio e ambiente; Aurelio Marguerettaz, Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti. Vicepresidente della Regione è nominato Aurelio Marguerettaz.

A luglio, si apre una diatriba legata alle dimissioni di tre componenti del Comitato regionale per le comunicazioni. Il Presidente del Corecom, Manuela Ghillino, presenta un ricorso al TAR della Valle d'Aosta per l'annullamento della dichiarazione di decadenza del Comitato. Dopo una serie di rinvii, a fine novembre, il Consiglio nominerà, quale nuovo Presidente, la giornalista Enrica Ferri e, quali componenti, Barbara Grange, Guido Dosio e Bruno Baschiera. La minoranza decide di non partecipare al voto, rinunciando ad esprimere un proprio candidato.

A fine luglio, l'Assemblea approva una mozione volta a istituire presso il Consiglio Valle un Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Valle d'Aosta.

Già dai primi Consigli, approdano in Aula e nelle Commissioni una serie di tematiche ritenute sensibili: la gestione delle società partecipate e controllate dalla Regione, la riforma degli enti locali valdostani, il trasporto ferroviario, la gestione dei rifiuti in Valle, i costi della politica, la situazione finanziaria della Regione.

A fine ottobre, l'Aula mette mano al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio regionale: tra le modifiche, l'introduzione del principio di pubblicità delle deliberazioni dell'Ufficio di Presidenza e la riduzione ad un mese del periodo delle ferie estive del Consiglio (dall'8 agosto all'8 settembre, anziché dal 1° agosto al 15 settembre).

A novembre, il Difensore civico regionale, Enrico Formento Dojot, è eletto in seno al Consiglio direttivo dell'Istituto italiano dell'Ombudsman, organismo fondato nel giugno 2010 per promuovere studi e iniziative sulla Difesa civica e i diritti umani. A fine anno, sono 70 i Comuni valdostani convenzionati con l'ufficio del Difensore civico, di cui 2 stanno ultimando la procedura di convenzionamento. Prosegue, inoltre, l'attività del Difensore civico nella sua funzione di garante dei diritti dei detenuti: particolarmente significativo l'incontro con l'Associazione valdostana volontariato carcerario durante il quale emergono i problemi principali che affliggono il carcere di Brissogne: il sovraffollamento, il taglio dei fondi, la situazione sanitaria.

Infine, a inizio dicembre, il bilancio di previsione della Regione per il triennio 2014-2016 è approvato dopo un dibattito durato cinque giorni, anche con sedute notturne. Una discussione in cui non sono mancate le polemiche, ma soprattutto in cui sono state espresse le preoccupazioni per la riduzione delle risorse a disposizione della Regione, in assenza di un principio di intesa con lo Stato e a fronte del perdurare della crisi economica e finanziaria.