L'attività legislativa

L'avvio della XIV Legislatura è stato caratterizzato da una produzione normativa relativamente ridotta, a fronte di un'intensa attività di sindacato ispettivo che ha occupato gran parte dell'agenda consiliare.

Sebbene i pochi mesi fin qui trascorsi non abbiano ancora permesso di affrontare i grandi temi del programma elettorale, le questioni delle riforme istituzionali e dell'emergenza economica hanno da subito orientato i lavori del legislatore regionale.

A tale proposito, occorre dedicare un cenno preliminare alle leggi di bilancio per il triennio 2014/2016 che definiscono gli interventi di politica economica regionale necessari a fronteggiare la perdurante fase di crisi economica e il netto ridimensionamento delle risorse finanziarie disponibili.

Attraverso la razionalizzazione della spesa, l'individuazione delle priorità ed evitando indiscriminati tagli lineari, il Consiglio regionale ha approvato le misure ritenute più idonee a preservare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e a mantenere un adeguato sostegno a famiglie, imprese, lavoro, sanità e scuola.

Nel dettaglio, il bilancio regionale pareggia nell’importo complessivo di euro 1.438 milioni per l’anno 2014, euro 1.398 milioni per l’anno 2015 ed euro 1.402 milioni nel 2016. Per il 2014 l’ammontare complessivo della spesa corrente è di euro 1.109 milioni; la spesa d'investimento ammonta a quasi 168 milioni e, per la prima volta, si registra che l’importo del contributo al risanamento della finanza pubblica risulta maggiore di quello destinato agli investimenti.

Completa, infine, il pacchetto di misure economiche anti-crisi adottate nel 2013 il disegno di legge n. 10 che, oltre a rifinanziare il "bon de chauffage" e il contributo regionale alle famiglie a sostegno dei costi dell'energia elettrica, prevede la costituzione di un fondo per il microcredito a favore dei soggetti in difficoltà.

Per quanto concerne il versante delle riforme istituzionali, resta costante l'impegno delle forze politiche regionali a proseguire il dibattito sulla razionalizzazione degli apparati pubblici e sul taglio degli oneri per il loro funzionamento, già avviato nella scorsa Legislatura. A tale proposito, infatti, sono state presentate quattro proposte di legge finalizzate a contenere ulteriormente il trattamento indennitario dei Consiglieri regionali e a ridurre il numero dei componenti del Consiglio e della Giunta regionali.

Si segnalano, più specificatamente, la proposta di legge n. 5, che intende ridurre l'indennità di carica dei Consiglieri regionali che già percepiscono redditi derivanti da altra attività lavorativa o da trattamenti pensionistici; la proposta di legge n. 6, che provvede a fissare il numero massimo degli Assessori regionali, introducendo allo stesso tempo misure per promuovere la rappresentanza di genere nell'organo esecutivo; la proposta di legge n. 7, che limita il trattamento economico dei segretari particolari e, infine, la proposta di legge costituzionale n. 1, con la quale il legislatore regionale ripropone al Parlamento la necessità di riformare l'articolo 16 dello Statuto speciale, riducendo a 25 il numero dei componenti il Consiglio regionale.

Infine, tra gli interventi normativi approvati in questo breve avvio di Legislatura si segnalano la l.r. 14/2013, che provvede a finanziare l'allestimento della nuova sede dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta-Conservatoire de la Vallée d'Aoste, e la l.r. 15/2013 che ridefinisce le modalità organizzative e di funzionamento dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta.