Molise e Valle d'Aosta, la più piccola regione a Statuto ordinario e la più piccola a Statuto speciale, unite a salvaguardia dell'autonomia regionale. E' il messaggio che i Presidenti del Consiglio Valle, Emily Rini, e dell'Assemblea legislativa del Molise, Mario Pietracupa, hanno lanciato nel corso di una conferenza in cui le due realtà si sono confrontate, anche grazie all'analisi dello storico Giuseppe Rivolin, che si è soffermato sul particolarismo valdostano.

La serata, svoltasi il 29 novembre, è stata l'occasione anche per sfatare il mito che vuole sempre come parametro di comparazione il numero degli abitanti e la vastità territoriale: anche le piccole regioni possono essere viste come veri e propri laboratori di autogoverno e di gestione di risorse, tenuto conto del fatto che dove il territorio è più piccolo il dialogo tra eletto ed elettore è più stretto: si tratta di un vantaggio non indifferente per l'assunzione di scelte politiche. Non solo: è stato ribadito che un regionalismo più forte non deve essere considerato un pericolo, ma piuttosto una garanzia per uno Stato più solido e coeso, in cui le realtà regionali, siano esse grandi o piccole, sono linfa vitale per l'intero Paese.