Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome

La Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti regionali è un organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome oltre che sede di coordinamento e scambi di esperienze per le attività di interesse dei Consigli stessi.

La Conferenza svolge funzioni propositive e consultive nei confronti delle Assemblee elettive e costituisce sede di riferimento per i rapporti con le Assemblee parlamentari nazionali ed europee. Interagisce con le Commissioni parlamentari in ordine a tutti i temi di competenza. Si relaziona, in rappresentanza collettiva dei Consigli, con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni d’Europa (Calre) e il Parlamento europeo nonché con altri coordinamenti internazionali di omologhe istituzioni legislative. Promuove la crescita del patrimonio culturale, politico e professionale delle Assemblee elettive regionali.

La Conferenza costituisce sede di riferimento del Coordinamento della Difesa civica regionale, del Coordinamento dei Comitati regionali per le comunicazioni (Corecom), del Coordinamento delle Commissioni regionali per le pari opportunità e del Garante dei minori e/o dell’infanzia e adolescenza.

La Conferenza intrattiene rapporti di costante collaborazione con le strutture del Parlamento italiano, in particolare con la Camera dei deputati, che costituisce una caratteristica non solo organizzativa ma anche funzionale al perseguimento degli obiettivi di missione della stessa e che vede la sua concretizzazione nella preparazione dell’annuale rapporto sullo stato della legislazione che sintetizza i dati di fondo riguardanti l’attività legislativa con l’intento di analizzare le dinamiche tra i diversi livelli di produzione normativa (legislazione parlamentare, attività normativa del Governo, legislazione regionale, normativa comunitaria).

Il Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin, partecipa ai lavori della Conferenza e a quelli del Coordinamento delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome

 

Rinnovati i vertici della Conferenza

A seguito delle elezioni regionali che si sono tenute il 31 maggio 2015 in sette Regioni italiane (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto), sono stati rinnovati gli organismi della Conferenza dei Presidenti. In particolare, nella riunione del 27 luglio, l’Assemblea plenaria ha eletto quale suo Coordinatore il Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia-Giulia, Franco Iacop, mentre responsabile del Coordinamento delle Speciali è stata nominata la Presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, Chiara Avanzo.

Il Consiglio Valle, nella seduta del 29 luglio, ha espresso le congratulazioni ai due neo Presidenti.

 

La Conferenza e le riforme costituzionali

Nel 2015, la Conferenza ha continuato a confrontarsi al suo interno e con gli interlocutori istituzionali sul testo di riforma costituzionale, che prevede il superamento del bicameralismo perfetto e le modifiche al titolo V.

In particolare, l’11 settembre, la Conferenza ha approvato un documento sulle riforme, che è stato illustrato in audizione davanti alla prima Commissione del Senato della Repubblica, con l’obiettivo di migliorare la riforma, soprattutto per quanto concerne la difesa dei territori e la rivendicazione della loro partecipazione alle decisioni che riguardano la loro sostenibilità economica e sociale.

Tre i punti fondamentali: il riparto delle competenze fra Stato e Regioni, le funzioni e le composizione del nuovo Senato.

Sul primo, i Presidenti hanno espresso la necessità che la riforma contenga una rivisitazione del riparto di competenze tra Stato e Regioni rispetto a quanto previsto dal disegno di legge costituzionale in discussione in Parlamento, soprattutto in merito alla formazione professionale, al turismo, alle politiche sociali, alla valorizzazione dei beni culturali, al governo del territorio e all’energia.

In merito alle funzioni e alla composizione del Senato, è stato chiesto di ripristinare una seconda Camera quale organo di garanzia e realmente rappresentante delle autonomie territoriali e di confermare l’impianto che prevede la presenza di Consiglieri regionali, altrimenti verrebbe meno anche il senso della riforma e il superamento del bicameralismo stesso.

 

Il Coordinamento delle Autonomie speciali

Nell’ambito della Conferenza dei Presidenti, opera il Coordinamento delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome.

Ribadire l’attualità delle specialità, sottolineando come le Regioni e le Province autonome, pur godendo di un differente regime finanziario, abbiano, nel tempo, assicurato un più ampio arco di funzioni ed abbiano contribuito fattivamente al conseguimento degli obiettivi del patto di stabilità e della solidarietà nazionale: sono questi gli obiettivi sui quali ha lavorato il Coordinamento nel corso del 2015.

In questo ambito, il Coordinamento ha fornito un contributo sostanziale che si è inserito nel processo di riforma costituzionale, con proposte concrete che sono state sancite dalla Dichiarazione di Cagliari (sottoscritta dai Presidenti delle Speciali il 18 maggio), poi accolta all’unanimità dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali nel corso della riunione plenaria del 18 giugno. In particolare, la Conferenza ha fatto propria la determinazione ad operare al rilancio di tutte le autonomie regionali secondo i più avanzati modelli e principi costituzionali ed europei e secondo i valori del federalismo solidale e cooperativo. Con questo documento, è stato inoltre stabilito il principio per il quale le Regioni e le Province a Statuto speciale mettono a disposizione l’esperienza di un regionalismo reale nel processo di riforma della Costituzione.

Inoltre, il Coordinamento riunito ad Aosta il 27 agosto su invito del Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin, ha anche incontrato il Sottosegretario di Stato agli affari regionali, Gianclaudio Bressa. È stato un momento di confronto molto proficuo, durante il quale l’onorevole Bressa ha ribadito che le Regioni a Statuto speciale sono parte attiva e fondamentale nella riforma costituzionale, così come è importante il ruolo delle assemblee legislative in questo processo di riforma, in quanto organo rappresentativo dei territori.

Conferenza dei Presidenti