Rapport d'activité 2012
XIII Legislatura


Attività d'aula

Zoom sui costi della politica
Gli ultimi quattro mesi del 2012 sono stati caratterizzati dal dibattito sui costi della politica, con particolare riguardo a tre aspetti: il funzionamento dei gruppi consiliari, il sistema previdenziale contributivo e le indennità dei Consiglieri.

Fin dal suo insediamento a settembre 2012, il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, ha portato all'attenzione dell'Assemblea la tematica dei contributi ai gruppi consiliari, a seguito delle vicende emerse in varie Assemblee legislative regionali. Dopo un primo passaggio in Ufficio di Presidenza e in Conferenza capigruppo, il Consiglio regionale ha approvato, il 3 ottobre, un impegno per la revisione della legge regionale sul funzionamento dei gruppi consiliari, prevedendo in particolare una rimodulazione dell'entità del contributo ai gruppi; una precisa definizione del concetto di "oneri di finanziamento dei gruppi", correlato alle sole spese attinenti alle funzioni politico-istituzionali dei gruppi; chiare modalità di rendicontazione che, a fini di trasparenza, consentano di individuare in maniera dettagliata le categorie e le voci di spesa; l'individuazione di un sistema di certificazione dei rendiconti; la previsione di modalità di pubblicità dei rendiconti (sito web sezione trasparenza, Bollettino ufficiale). Impegno che non è stato sottoscritto dal gruppo Alpe, in quanto lo stesso giorno aveva depositato una propria iniziativa legislativa riguardante la soppressione del vitalizio spettante ai Consiglieri regionali e la riduzione dei contributi ai gruppi consiliari.

A metà ottobre, è stata presentata la proposta di legge della maggioranza regionale (UV, SA, FA e PdL) allargata al PD sullo stesso tema.

L'argomento è stato quindi sottoposto all'esame della prima Commissione "Istituzioni e autonomia", nell'ambito della quale, a seguito di una serie di emendamenti sottoposti dallo stesso Presidente del Consiglio anche sulla base di quanto emerso in sede di Conferenza dei Parlamenti regionali e della Stato-Regioni, è stata trovata una condivisione tra le varie forze politiche. A inizio dicembre, la prima Commissione ha quindi approvato un testo risultante dal coordinamento delle due proposte di legge in tema di costi della politica presentate una dai gruppi Union Valdôtaine, Stella Alpina, Popolo della Libertà, Fédération Autonomiste e Partito Democratico e, l'altra, dal gruppo Alpe.

Sulla base degli emendamenti presentati, il testo disciplina tre punti fondamentali: il funzionamento dei gruppi consiliari, attraverso la rimodulazione dell'entità del contributo che viene fissato nella misura mensile di 432 euro per ogni consigliere componente il gruppo, oltre all'introduzione della terzietà dei controlli e della massima pubblicità dei rendiconti; il sistema previdenziale contributivo dei Consiglieri regionali, con l'adeguamento al modello della Camera dei deputati che porta ad un ulteriore ribasso delle quote (per un totale del 33 per cento e non più del 63 per cento previsto dall'attuale normativa) e innalzando il parametro dell'età per il conseguimento del vitalizio (65 anni); il trattamento indennitario dei Consiglieri, che viene sganciato da quello dei Parlamentari e adeguato ai parametri stabiliti in sede di Conferenza Stato-Regioni e che vede l'eliminazione di ogni tipo di rimborso chilometrico. Il risparmio totale già per il prossimo anno sarà di oltre 2 milioni di euro.