Rapport d'activité 2012
XIII Legislatura


Attività delle Commissioni

Commissione speciale per l'esame
del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta
Composizione

Diego Empereur
Presidente

Francesco Salzone
Vicepresidente

Piero Prola
Segretario

Alberto Bertin

Massimo Lattanzi

Claudio Lavoyer

Gianni Rigo
Attività
La Commissione consiliare speciale per l'esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta è stata istituita il 25 gennaio 2012 dal Consiglio regionale, con il compito di individuare i settori maggiormente esposti al rischio di penetrazione mafiosa in Valle d'Aosta, di stabilire opportuni raccordi operativi con analoghi organismi già esistenti presso il Parlamento Italiano, in altre regioni e nell'ambito di enti locali nonché di studiare e proporre pratiche amministrative e interventi normativi per rafforzare il presidio nei confronti dei fenomeni malavitosi.

La Commissione, insediatasi formalmente il 1° marzo, si è data un programma di lavoro articolato su tre linee direttrici: ricognizione e ascolto, approfondimento e confronto, elaborazione di proposte. Al fine di sviluppare la prima delle tre fasi, tra il 1° marzo e l'11 giugno 2012, abbiamo audito diversi soggetti rappresentativi di enti e istituzioni - anche provenienti da fuori Valle - che fossero in grado di fornire contributi utili all'acquisizione di elementi conoscitivi in ordine al fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata.

Dall'attività svolta nei primi mesi, è emerso che la costituzione della Commissione speciale ha favorito la giusta presa di coscienza e il conseguente dibattito sulla tematica in questione. Le figure istituzionali e i soggetti che si sono succeduti al tavolo della Commissione speciale - nel manifestare interesse e apprezzamento per l'istituzione e l'attività di questo organismo - hanno mostrato grande disponibilità nell'accettare l'invito a partecipare ai lavori e hanno assicurato il proprio contributo in vista di un'eventuale successiva richiesta di collaborazione. Al termine della prima parte dei lavori, la Commissione ha presentato una relazione sull'andamento dei propri lavori al Consiglio regionale, nel corso dell'adunanza del 21 giugno.

Successivamente la Commissione ha sviluppato i propri lavori riascoltando alcune figure istituzionali indicate dai Commissari, avvalendosi della consultazione di un consulente esterno e incontrando, a Roma, il Presidente ed il Vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

La Commissione ha quindi concluso i propri lavori nella riunione dell'11 dicembre 2012, con l'approvazione di una relazione che è stata trasmessa al Presidente del Consiglio regionale. Abbiamo evidenziato che in Valle d'Aosta non esiste una presenza strutturata di organizzazioni criminali, tuttavia è emersa l'influenza di grandi famiglie della 'ndrangheta che si è manifestata nel corso degli anni con episodi di riciclaggio di denaro, di traffico di stupefacenti e di estorsioni. Non bisogna, quindi, far calare l'attenzione su questo fenomeno ma neppure lanciare allarmi esagerati. Abbiamo preso atto che gli strumenti legislativi (la normativa antiriciclaggio è tra le più avanzate in Europa) sono validi e assicurano alla Valle d'Aosta una buona protezione. A detta delle forze dell'ordine, il settore di maggiore interesse per la 'ndrangheta è quello dell'edilizia: la Commissione si è quindi soffermata maggiormente sulla tematica degli appalti e di subappalti, ponendo attenzione all'attività dell'Osservatorio dei contratti pubblici che rappresenta uno strumento importante per la trasparenza degli atti amministrativi e che, in quest'ottica, può essere migliorato nell'accesso e nel suo continuo aggiornamento. Il progetto della stazione unica appaltante - sul quale il Governo regionale sta già lavorando - potrà costituire un elemento di ulteriore trasparenza oltre che di regolarità ed economicità nella gestone degli appalti. Altro aspetto che la Commissione ha sottolineato è la promozione della cultura della legalità attraverso azioni specifiche di tipo educativo e culturale, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, e la sottoscrizione dei protocolli di legalità per potenziare le attività di contrasto del fenomeno delle infiltrazioni mafiose.

La Commissione ha quindi avanzato la proposta di attivare un tavolo permanente regionale di confronto, istituito presso la Presidenza della Regione, che raccolga tutti i soggetti che, a diverso titolo, si occupano di contrasto alla criminalità organizzata, in modo tale da creare una rete a supporto del lavoro degli organismi preposti alla tutela dell'ordine pubblico. I Commissari hanno anche richiamato l'attenzione delle forze politiche affinché si adoperino per rafforzare ancora di più la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in linea con i dettami del codice etico.

Diego Empereur
Presidente della Commissione speciale
RIUNIONI 21
OGGETTI ESAMINATI 36
DURATA COMPLESSIVA (ORE/MINUTI) 27 ore
AUDIZIONI 21
SOGGETTI AUDITI 35