Voci di pace: incontro tra giovani israeliani, palestinesi e valdostani


La Valle d'Aosta è stata eletta terra di incontro e di dialogo tra giovani israeliani, palestinesi e valdostani: per tre volte, infatti, dal 2011 al 2013, ha ospitato il progetto educativo interculturale "Voci di pace", promosso dalla sezione valdostana del Movimento internazionale della riconciliazione, dall'Istituto pace sviluppo e innovazione delle Acli di Aosta e dal Coordinamento solidarietà e sviluppo, in collaborazione con il Consiglio Valle, l'Assessorato regionale dell'istruzione e cultura, la Presidenza del Consiglio e l'Assessorato della pubblica istruzione del Comune di Aosta, l'Università della Valle d'Aosta.
L'iniziativa offre a un gruppo di dieci studenti adolescenti israeliani e palestinesi, che vivono in una situazione di conflitto nei loro territori, l'opportunità di incontrarsi in Italia al di fuori degli schemi di pregiudizio correnti, in un clima che faciliti l'incontro e la comprensione, grazie anche alla mediazione e all'amicizia offerti loro da un gruppo di coetanei studenti delle scuole superiori valdostane.
Si è trattata senza dubbio di un'esperienza di forte impatto emotivo vissuta da ragazzi che sono stati attentamente accompagnati in un percorso formativo volto a condividere i loro traumi, venendo a contatto con il vissuto e le speranze di loro coetanei che vivono in un contesto decisamente meno problematico.
Il progetto consegue dunque una duplice finalità. Da una parte, consente agli studenti israeliani e palestinesi l'opportunità di incontrarsi per superare i traumi psicologici legati al conflitto e i risentimenti tra i due popoli. Dall'altra, forma nei ragazzi valdostani che affiancano il gruppo nella permanenza in Italia, una particolare coscienza civile che valorizza il rispetto verso le altre culture e la nonviolenza come metodo di gestione dei conflitti, offrendo l'opportunità rara e preziosa di dare ai contenuti storico-politico-culturali affrontati contorni ben più concreti e indimenticabili, legati all'incontro e allo scambio di vissuti e riflessioni all'interno del gruppo tra pari.
È poi quanto mai significativo che si possa lanciare un messaggio di pace anche da una piccola realtà come la Valle d'Aosta, terra da sempre attenta, per la storia che la contraddistingue, alle vicende delle minoranze e delle culture diverse.

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