2008-2013:
la Legislatura in sintesi


Cinque anni, dal 2008 al 2013, profondamente segnati dalla crisi economica e finanziaria. Cinque anni durante i quali le politiche di risanamento nazionale si sono tradotte in una significativa contrazione della capacità di spesa e in un'inedita ingerenza nella sfera di autonomia garantita dallo Statuto speciale.
È questa l'estrema sintesi della tredicesima Legislatura del Consiglio regionale della Valle d'Aosta.
Una Legislatura, avviata a luglio 2008, che ha dovuto affrontare da subito uno scoglio: una serie di ricorsi contro l'elezione di tre Consiglieri dell'Union Valdôtaine, Luciano Caveri, Carlo Norbiato e Albert Lanièce.
Mentre per Caveri, la Corte d'appello di Torino si pronuncerà a favore della sua eleggibilità, per Norbiato e Lanièce viene sancita l'ineleggibilità. Entreranno al loro posto Piero Prola e Gabriele Maquignaz.
Albert Lanièce viene quindi nominato Assessore tecnico alla sanità e alle politiche sociali e resterà in carica sino a febbraio 2013, quando a seguito del rinnovo del Parlamento italiano sarà eletto Senatore della Repubblica.
La Legislatura, iniziata con una maggioranza tutta autonomista di 23 Consiglieri, composta da Union Valdôtaine, Stella Alpina e Fédération autonomiste, è stata allargata ad aprile 2011 ai 4 Consiglieri del Popolo della Libertà. All'opposizione, rimangono il Partito Democratico con 3 eletti e il gruppo Alpe con 5 Consiglieri. Gruppo, quest'ultimo, che nel 2010, ha cambiato il proprio nome da Vallée d'Aoste Vive-Renouveau in Alpe, a seguito della creazione di un nuovo soggetto politico che si rifà alla corrente autonomista, ecologista e progressista.
A fine Legislatura, si costituisce il gruppo politico Union Valdôtaine progressiste con 3 Consiglieri fuoriusciti dall'Union Valdôtaine, Laurent Viérin, Andrea Rosset e Luciano Caveri, mentre confluiscono nel gruppo misto Leonardo La Torre, già eletto nelle file della Fédération autonomiste, ed Enrico Tibaldi, già componente del Popolo della Libertà.
Anche la Giunta regionale è protagonista di una serie di cambiamenti. A febbraio 2012, il Consiglio regionale prende atto delle dimissioni di Claudio Lavoyer dalla carica di Assessore al bilancio, a seguito delle notizie emerse nel quadro degli accertamenti svolti dalla Banca d'Italia presso un istituto di credito valdostano. A luglio, sarà il Consigliere Leonardo La Torre, a prendere le redini dell'Assessorato del bilancio. Altra novità sono le dimissioni da Assessore all'istruzione e cultura di Laurent Viérin a dicembre 2012. Anche sul fronte delle Commissioni consiliari, vi è stata un'altalena di Presidenze, dopo un inizio di Legislatura caratterizzato dalla scelta di assegnare due Commissioni alle forze di opposizione. Nel corso del quinquennio sono state inoltre istituite due Commissioni speciali, una per l'esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta e l'altra per la rideterminazione del sistema di gestione dei rifiuti. Dal 2008 al 2013, le cinque Commissioni permanenti si sono riunite 760 volte per un totale di 1636 oggetti esaminati.
Nel corso di questi cinque anni, l'Assemblea regionale è stata chiamata più volte ad esaminare le istanze dei cittadini, che hanno fatto sentire la loro voglia di partecipazione attraverso la presentazione di petizioni su vari aspetti della vita socio-economica della regione. In particolare, il 2012 è stato l'anno della promulgazione della prima proposta di legge di iniziativa popolare, scaturita dal risultato del referendum propositivo che ha introdotto il divieto del trattamento a caldo per la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta.
Riguardo all'attività legislativa, sono 205 le leggi e i regolamenti approvati dal Consiglio regionale. Consiglio che ha intrapreso la sfida dell'austerità mantenendo costante l'impegno volto a coniugare il rigore dei conti pubblici con la tutela della qualità dei servizi offerti ai cittadini, il sostegno economico alle famiglie e alle imprese, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.
I cinque anni si sono anche contraddistinti per la riduzione dei costi della politica. In particolare, il 2012, a fronte delle vicende che hanno segnato pesantemente la dignità delle Assemblee legislative regionali in Italia e su impulso della Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, il Consiglio ha approvato all'unanimità una riduzione che ha prodotto dei risparmi per oltre due milioni di euro, intervenendo sulle indennità e sul vitalizio dei Consiglieri oltre che sul finanziamento ai gruppi consiliari.
Sul fronte interno, l'Assemblea regionale ha messo mano al suo Regolamento, al fine di adeguarlo ai tempi, da una parte introducendo il cosiddetto question time e dall'altra snellendo la durata del dibattito in aula rendendo più fluido e più incisivo lo svolgimento dei lavori.
Questa Legislatura sarà anche ricordata per due eventi storici, entrambi avvenuti nel 2010. L'abolizione dei cosiddetti buoni benzina, l'esenzione fiscale nata come misura compensativa della mancata attuazione della zona franca, prevista dallo Statuto speciale, e la norma di attuazione riguardante l'ordinamento finanziario valdostano, che ha rimodulato le entrate spettanti alla Valle attraverso l'assegnazione dei dieci decimi delle imposte sulla rendita e sul patrimonio.
La tredicesima sarà anche la Legislatura in cui è mancato il Presidente del Consiglio regionale in carica, Alberto Cerise, scomparso all'età di 66 anni.
Ha ripreso la sua eredità una giovane Consigliera, già componente dell'Ufficio di Presidenza, Emily Rini, diventando la più giovane e la prima donna eletta alla guida della massima istituzione rappresentativa della Valle d'Aosta.

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