LA DONNA DELL'ANNO:
un premio per valorizzare il ruolo femminile
nella società


Dopo quattordici edizioni, il Premio internazionale "La donna dell'anno", promosso dal Consiglio Valle, in collaborazione con il Soroptimist International Club Valle d'Aosta e con la Fondazione Crt, continua a perseguire l'obiettivo della valorizzazione del ruolo della donna nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro e della politica.
Ogni anno, grazie a questo riconoscimento la nostra Regione scopre storie toccanti, di donne che, nonostante l'apparenza fragile, affrontano in ogni parte del mondo situazioni drammatiche, in contesti fortemente disagiati, spesso mettendo a repentaglio la loro stessa vita.
Pur mantenendo i suoi tratti peculiari, il Premio, col passare del tempo, ha deciso di farsi ancora più vicino alla gente, rendendo possibile a chiunque di votare la propria finalista preferita tramite il web, istituendo a partire dal 2011 il riconoscimento "Popolarità".
Nel 2008 a risultare vincitrice è stata Asha Omar, ginecologa nel Corno d'Africa, che lotta contro le mutilazioni genitali femminili, gestisce un centro di prevenzione per gravidanze a rischio a Gibuti e aiuta i bambini con malformazioni congenite.
L'anno successivo il Premio è andato in Indonesia, omaggiando Siti Musdah Mulia, giurista e teologa, impegnata a difendere i diritti delle donne nella società musulmana, opponendosi alla poligamia e a ogni forma di discriminazione; è inoltre una delle figure più rappresentative dell'Islam indonesiano, di cui interpreta autorevolmente la tradizionale apertura al multiculturalismo.
Nel 2010 "La donna dell'anno" è stata Bibisara Oripova, medico psichiatra di Samarcanda che aiuta le donne a superare situazioni familiari fatte di violenza e abusi. La situazione in Uzbekistan è talmente tragica che ancora oggi per molte donne l'unica via d'uscita è il suicidio.
Premio ex-aequo nel 2011, a Meena Paudel e a Nomfundo Caroline Pilisani: la prima, nepalese, impegna tutte le sue energie in un progetto in favore di donne colpite da disabilità fisiche o mentali e problemi di emarginazione sociale, la seconda, sudafricana, è "Mama Pilisani", colei che ha fondato la Casa del Sorriso a sostegno di vittime di violenze e malate di Aids: un rifugio sicuro per donne e bambini, ma soprattutto l'occasione per prendere coscienza dei propri diritti; dal 2007 ha dato un futuro a più di 400 persone.
Il riconoscimento "Popolarità" è andato invece a Fiammetta Cappellini (oltre 26.000 preferenze su 47.000 votanti totali).
"La donna dell'anno" 2012 è la congolese Caddy Adzuba Fauraha, giovane giornalista che, attraverso i microfoni di radio Okapi, ogni giorno denuncia le violazioni dei diritti delle donne e dei bambini, informa e forma le donne sui loro diritti. Grazie invece alla votazione via web, la "giuria popolare" ha attribuito il riconoscimento "Popolarità", con oltre 19.000 preferenze su 40.413 votanti totali, a Suor Francesca Maria Leonardi, la religiosa che in Marocco si batte contro le barriere cui devono far fronte i disabili.
L'Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle ha poi voluto assegnare una menzione speciale alla valdostana Anna Cisero Dati, coraggiosa staffetta partigiana.