Premio regionale per il Volontariato


Il Consiglio regionale è da molti anni sensibile alle tematiche che riguardano la solidarietà, il volontariato, i diritti della persona; nel tempo sono stati diversi gli interventi messi in atto a sostegno delle varie associazioni operanti in Valle, e in questo solco si inserisce l'istituzione nel 2010 del Premio regionale per il Volontariato, per incentivare lo sviluppo del volontariato nel territorio regionale.
Il riconoscimento, consistente in una somma di denaro, è destinato alle attività rivolte al miglioramento della vita, alla promozione e alla valorizzazione dei diritti delle persone in campo socioassistenziale, socio-sanitario e socioeducativo.
Il regolamento prevede che a decretare i vincitori è stata chiamata una Giuria, presieduta dal Presidente del Consiglio Valle, composta da un componente di maggioranza e uno di minoranza dell'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea regionale oltre che da due rappresentanti del mondo del volontariato della Valle d'Aosta. Ad aggiudicarsi la prima edizione del Premio è stato il progetto "Compagnia in Hospice" presentato dal Gruppo volontari della LILT-Lega italiana per la lotta contro i tumori, nell'intento di affrontare l'esperienza dell'accompagnamento in hospice per mettere la loro formazione, la loro disponibilità e la loro sensibilità al servizio dei malati ricoverati in tale struttura, prevedendo la partecipazione di una quindicina di volontari per garantire una presenza quotidiana di due ore dal lunedì al sabato.
Nel 2011, il Premio è stato assegnato al progetto "Educazione dei familiari alla gestione degli anziani a domicilio" presentato dalle componenti volontaristiche della Croce Rossa Italiana-CRI: questa proposta era rivolta ai familiari di persone anziane assistite al proprio domicilio, al fine di trasmettere le competenze necessarie ad un'assistenza più qualificata, di insegnare corretti stili di vita, di ridurre l'incidenza di complicanze legate alle patologie dell'anziano in un'ottica di prevenzione.
Il progetto "Nuovi clown del sorriso in formazione", proposto dall'associazione Missione Sorriso e volto alla realizzazione di un corso formativo rivolto a 25 nuovi clown dottori in modo da potenziare l'attività di Missione Sorriso anche presso l'ospedale regionale Umberto Parini, ha invece ottenuto una menzione speciale della Giuria.
Il progetto "Famiglie in ascolto" dell'associazione Difesa ammalati psichici-Diapsi si è aggiudicato la terza edizione del Premio: l'iniziativa era volta alla creazione di uno Sportello di ascolto in bassa Valle gestito da familiari di pazienti psichiatrici, attraverso la realizzazione di un corso di formazione, in modo da fornire informazioni sui percorsi di cura possibili in ambito psichiatrico e da sostenere psicologicamente e affiancare i familiari in difficoltà.
Un riconoscimento è stato altresì assegnato alla proposta "L'école à l'hôpital" dell'associazione Sport per tutti-Aspert, mentre una menzione speciale è stata attribuita all'associazione per la Lotta all'ictus cerebrale- Alice per il progetto ritenuto più innovativo: "L'intervento psicoterapeutico e formativo con il paziente colpito da Stroke".