Sindone tra fede e scienza


Il Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, ad Aosta, ha ospitato la conferenza "Sindone tra fede e scienza", promossa dal Consiglio regionale.
Dato che non è ancora stata trovata una posizione comune a proposito della Sindone, il sudario che racchiuse il corpo di Cristo, l'incontro mirava a mettere a confronto le diverse ricerche e posizioni, grazie all'intervento del professor Bruno Barberis, docente di meccanica razionale e fisica all'Università di Torino e presidente del Centro internazionale di Sindonologia.
Al tavolo dei relatori, il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise, e il giornalista Massimo Boccaletti, coautore proprio con Barberis del volume riepilogativo "Il caso Sindone non è chiuso", il cui punto di vista non è quello credente, ma quello dello scienziato, che esamina il materiale a disposizione cercando di scartare o confermare varie ipotesi di lavoro.
L'approccio scientifico alla Sindone è relativamente recente, dando i suoi frutti soprattutto degli ultimi decenni, anche se la datazione con il metodo del Carbonio 14 finora ha dato risultati controversi. Come hanno affermato i relatori, ogni tentativo di riprodurre il disegno sulla tela si è rivelato insoddisfacente. I dubbi quindi sono ancora molti, nonostante certi nodi siano stati sciolti.
Già appartenuto alla famiglia Savoia, del Sacro Sudario c'è un segno tangibile anche ad Aosta, grazie all'affresco che in via De Tillier ricorda il viaggio che portò il telo da Chambéry a Torino nel settembre del 1758.