Un uomo da uccidere


Venerdì 23 aprile, nella sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, si è tenuta la presentazione del libro "Un uomo da uccidere. La controversa vicenda umana e giudiziaria di Rudi Lerch (1900-1945), l'ultimo giustiziato in Valle d'Aosta", curato da Roberto Guscelli.
Alla serata, introdotta dal Consigliere Segretario Enrico Tibaldi, ha partecipato l'autore, che ha spiegato come sia riuscito a ricostruire, attraverso una minuziosa ricerca sui documenti dell'epoca durata diversi anni, nonché grazie ad una serie di testimonianze orali, la storia di Rudi Lerch, collocata in Valle d'Aosta sul finire della Seconda Guerra mondiale.
Lerch, valdostano di Gressoney-Saint-Jean, dopo aver ricoperto la mansione di interprete nelle truppe tedesche, viene fucilato al cimitero di Aosta il 6 novembre 1945 con l'accusa di "collaborazionismo col tedesco invasore". Un processo veloce quanto informale della Corte d'Assise straordinaria di Aosta, avvalendosi di testimoni d'accusa discutibili, ha avuto la meglio sulle molte testimonianze favorevoli a sua discolpa, che si riferivano addirittura a episodi di salvataggio di civili e partigiani.
Roberto Guscelli, giornalista pubblicista, è toscano di nascita, ma valdostano d'adozione. Appassionato di musica e di storia, negli anni Ottanta inizia a collaborare con la sede Rai della Valle d'Aosta in veste di esperto musicale e presenta diversi programmi su RaiRadio2. Nello stesso periodo, inizia a scrivere articoli sul settimanale "La Vallée Notizie" e su varie testate nazionali.