Un anno di eventi Missa in musica Giornata della Memoria Giorno del Ricordo L'inno svelato Fiori di pace Missa solemnis Memorial Day Targa Giovanni Paolo II Itinerari organistici Cervino cinemountain ClassicaATorgnon Sorelle d'Italia Aquiloni controvento Scuola per la democrazia La Vallée d'Aoste sur la scène Premio volontariato Targa Attilio Rolando Stabat Mater Segni e simboli La Donna dell'anno L'attualità in sei conferenze
Rapport d'activité 2011
XIII Legislatura
Il Consiglio nel cuore degli eventi
Giornata della Memoria:
Mostra fotografica "Auschwitz-Birkenau"
Dal 18 gennaio al 12 febbraio, la Biblioteca regionale di Aosta ha ospitato la mostra fotografica di Stefano Sarti Auschwitz-Birkenau.
L'esposizione ha proposto le immagini che il valdostano ha realizzato, lo scorso anno, in occasione della consueta partecipazione di studenti della Regione al progetto Treno della Memoria, unendo la visita al campo di concentramento e il viaggio lungo gli stessi binari percorsi dai treni della deportazione ad un cammino educativo realizzato da giovani che parlano ai giovani.
Sarti ha saputo catturare le emozioni che solamente un'esperienza umana così profondamente toccante può suscitare: dato che, fondamentalmente, ad Auschwitz non ci sono colori, se non il bianco della neve, il nero, la tinta del mattone e il grigio, l'idea tecnica scelta dal fotografo è stata quindi quella di desaturare le immagini dal colore, e portarle pressoché al bianco e nero, in modo da poter trasmettere il senso di vuoto che questo viaggio imprime nelle anime.
Le fotografie esposte hanno rappresentato una grande occasione per rivisitare con la mente, con gli occhi e anche con i sentimenti quei tempi tragici, al fine da mantenere vivo il ricordo che, se si spegnesse, rischierebbe di far perdere il senso stesso della nostra identità istituzionale.
L'esposizione ha proposto le immagini che il valdostano ha realizzato, lo scorso anno, in occasione della consueta partecipazione di studenti della Regione al progetto Treno della Memoria, unendo la visita al campo di concentramento e il viaggio lungo gli stessi binari percorsi dai treni della deportazione ad un cammino educativo realizzato da giovani che parlano ai giovani.
Sarti ha saputo catturare le emozioni che solamente un'esperienza umana così profondamente toccante può suscitare: dato che, fondamentalmente, ad Auschwitz non ci sono colori, se non il bianco della neve, il nero, la tinta del mattone e il grigio, l'idea tecnica scelta dal fotografo è stata quindi quella di desaturare le immagini dal colore, e portarle pressoché al bianco e nero, in modo da poter trasmettere il senso di vuoto che questo viaggio imprime nelle anime.
Le fotografie esposte hanno rappresentato una grande occasione per rivisitare con la mente, con gli occhi e anche con i sentimenti quei tempi tragici, al fine da mantenere vivo il ricordo che, se si spegnesse, rischierebbe di far perdere il senso stesso della nostra identità istituzionale.
