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Le Président du Conseil de la Vallée

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Le Conseil de la Vallée au coeur
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Il Glossario
Le Glossaire

Rapport d'activité 2011
XIII Legislatura

Il Consiglio nel cuore della democrazia rappresentativa

La produzione normativa nel 2011

Lo scenario di crisi che ha caratterizzato il panorama economico-finanziario internazionale nell'ultimo biennio ha assunto proporzioni ancor più gravi nel corso del 2011. Di fronte alla prospettiva della recessione, i temi del contenimento e della razionalizzazione della spesa pubblica sono stati di stringente attualità e hanno inevitabilmente caratterizzato l'agenda politica del legislatore regionale.
In questo contesto si colloca l'ampio dibattito sui tagli ai costi della governance che ha coinvolto le diverse forze politiche e che si è concretizzato con il deposito di ben otto proposte di legge in materia. Attraverso tali iniziative, i diversi schieramenti politici hanno inteso segnalare all'opinione pubblica il proprio impegno concreto a perseguire gli obiettivi di risanamento finanziario attraverso la condivisione e l'equa distribuzione dei sacrifici. Le soluzioni avanzate sono di varia natura e prevedono, principalmente, diverse forme di abbattimento degli emolumenti e di altre utilità percepiti dai membri del Consiglio regionale. E' questo il caso, tra gli altri, della proposta di legge n. 171 che inasprisce i tagli già stabiliti a livello nazionale dalla manovra finanziaria di agosto 2011, riducendo il trattamento indennitario dei consiglieri regionali in misura superiore al dieci per cento. Due delle otto proposte presentate, inoltre, sono volte a introdurre misure più strutturali, consistenti nella riduzione del numero dei Consiglieri regionali attraverso la modifica dell'articolo 16 dello Statuto speciale, e, di conseguenza, si configurano come proposte di legge costituzionale alle Camere, implicando il ricorso alle apposite procedure di revisione statutaria disciplinate dall'articolo 138 della Costituzione.
Il tema del contenimento dei costi è strettamente connesso a quello della razionalizzazione degli apparati e dei procedimenti amministrativi, costituendo entrambi due facce della stessa medaglia. Economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza, infatti, sono princìpi fondamentali che si traducono in un risparmio di costi per la collettività e devono, pertanto, sempre orientare l'azione legislativa e amministrativa. Nel corso dell'attuale contingenza economica, tuttavia, il miglioramento degli standard dei servizi mediante la semplificazione e l'impiego razionale delle risorse costituisce un valore aggiunto di cui il legislatore valdostano ha avuto piena consapevolezza.
A questa duplice finalità è, dunque, ascrivibile una serie di importanti interventi normativi che si sono susseguiti nel corso dell'anno.
Il primo di essi è rappresentato dalla legge regionale n. 3 del 2011, che riconosce piena autonomia funzionale, organizzativa, contabile e patrimoniale al Consiglio regionale, strumento imprescindibile per l'efficace svolgimento delle proprie funzioni istituzionali, fissandone i contenuti essenziali, demandando la definizione puntuale delle modalità operative con cui tale autonomia deve essere esercitata al Regolamento interno e agli appositi provvedimenti dell'Ufficio di Presidenza. Allo stesso tempo sono stati ridotti i costi di funzionamento dell'apparato istituzionale attraverso specifiche e puntuali misure di contenimento della spesa.
I medesimi obiettivi di rigore e semplificazione amministrativa sono perseguiti da due ulteriori leggi regionali: la n. 19 e la n. 22 del 2011. La prima interviene sulla disciplina del funzionamento dell'ufficio del Difensore civico, rinnovandone i contenuti al fine di fornire allo stesso strumenti operativi più efficaci e di accrescerne le competenze mediante l'attribuzione di nuove funzioni tra cui, in primo luogo, quella di Garante dei diritti dei detenuti. La seconda, invece, integra le disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com.), introducendo rilevanti misure di potenziamento e semplificazione dell'attività dell'organo e provvedendo al contenimento della spesa pubblica anche attraverso la riduzione dei componenti del Comitato stesso.
In quest'ottica, anche la previgente disciplina degli incarichi pubblici è stata oggetto di adeguamento. La legge regionale n. 5 del 2011 ha razionalizzato il settore introducendo un'apposita procedura di valutazione comparativa diretta a garantire la trasparenza nella selezione dei candidati, fissando requisiti che garantiscono elevati livelli di competenza e professionalità dei candidati e imponendo ai pubblici uffici precisi oneri di informazione circa i nominativi dei consulenti incaricati e i compensi da questi percepiti.
L'istituzione dell'Avvocatura regionale, disposta dalla legge regionale n. 6 del 2011, ha consentito anche alla Valle d'Aosta di dotarsi di una struttura interna altamente professionale in grado di provvedere al patrocinio e alla consulenza legale in favore dell'Ente, riducendo così il ricorso agli esercenti la libera professione forense e contribuendo, in tal modo, al contenimento delle relative spese.
Le prospettate esigenze di efficacia e razionalizzazione sono alla base anche degli interventi di ridefinizione dell'assetto organizzativo della Fondazione per la formazione professionale turistica, operati dalla legge regionale n. 7 del 2011, che hanno consentito l'ordinaria ripresa delle attività della Fondazione stessa dopo un periodo di gestione provvisoria conseguente alla paralisi dei suoi organi sociali.
Sempre in tema di semplificazione amministrativa e di impiego ottimale delle risorse comuni, questa volta con specifico riferimento alla gestione dei beni pubblici, sono da segnalare due interventi normativi. Il primo è stato disposto con la legge regionale n. 10 del 2011, che ha introdotto una procedura più rapida ed economica per l'alienazione ai privati dei terreni sdemanializzati derivanti dall'abbandono degli alvei di fiumi, torrenti e canali. Il secondo è recato dalla legge regionale n. 20 del 2011, che ha autorizzato il trasferimento all'Azienda USL di immobili regionali aventi destinazione sanitaria e socio-sanitaria, al fine di snellire gli aspetti operativi, amministrativi e tecnici connessi alla gestione degli stessi.
Alle misure di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica si sono affiancati, anche quest'anno, importanti provvedimenti diretti a contrastare la crisi sul versante della crescita e dello sviluppo economico.
In materia di provvidenze ai settori produttivi, la legge regionale n. 14 del 2011 è intervenuta a sostegno del mercato del lavoro, prevedendo la concessione di contribuiti per favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali che intendano mettere a frutto i risultati della ricerca. Attraverso tali misure, la Regione intende, inoltre, incentivare la permanenza sul territorio di quei giovani, altamente qualificati, che sono spesso costretti a cercare all'estero nuove opportunità di occupazione.
In materia creditizia, invece, la legge regionale n. 21 del 2011 ha implementato rilevanti novità per rendere più efficaci e produttive le procedure di finanziamento a sostegno delle imprese e dei liberi professionisti aderenti ai Consorzi Garanzia Fidi e ai Consorzi Confidi della Valle d'Aosta.
Il rilancio dell'economia regionale passa anche attraverso lo sviluppo economico, sociale e turistico della città di Aosta, quale capitale dell'autonomia. In questa direzione la legge regionale n. 27 del 2011 ha disposto l'avvio di un programma di grandi opere pubbliche, di durata decennale, destinato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale, artistico e ambientale, al recupero di aree degradate, all'adeguamento degli impianti turistico-sportivi, culturali e per il tempo libero, nonché al miglioramento della dotazione dei servizi e delle infrastrutture per la mobilità urbana del capoluogo regionale.
Sempre in tema di sostegno all'economia e ai settori produttivi, meritano di essere segnalate la legge regionale n. 1 del 2011, che ha introdotto la nuova fattispecie di struttura turistico-ricettiva alberghiera "albergo diffuso" e ha provveduto a recepire una serie di istanze provenienti dagli imprenditori del commercio e del turismo, nonché la n. 2 del 2011, che ha provveduto a disciplinare le operazioni di raccolta, prima trasformazione, trasformazione e commercializzazione delle piante officinali, valorizzando in tal modo le aree montane a rischio di abbandono e promuovendo lo sviluppo di attività imprenditoriali legate al territorio e alla tradizione.
Conclusivamente, un cenno meritano le leggi di bilancio della Regione per il triennio 2012-2014, approvate dal Consiglio regionale a inizio dicembre. Escludendo le contabilità speciali, la spesa ammonta a 1.470 milioni euro per l'anno 2012, a 1.458 milioni per il 2013 e a 1.450 milioni per il 2014. L'impostazione del bilancio per il 2012 ha previsto un contenimento di 110 milioni di euro rispetto al bilancio iniziale del 2011 per effetto combinato del patto di stabilità, della manovra estiva 2010 (- 24,2 milioni) e di quella estiva 2011 (- 96,8 milioni), dell'accordo per il federalismo fiscale (- 13,5 milioni) e della regionalizzazione della gestione delle ferrovie (+ 23 milioni).