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Le Glossaire

Rapport d'activité 2011
XIII Legislatura

Il Consiglio nel cuore della democrazia rappresentativa

Zoom sulle petizioni popolari

La petizione è un atto con il quale i cittadini portano a conoscenza del Consiglio situazioni ed esigenze particolari, affinché lo stesso le esamini e vi provveda attraverso l'adozione di appositi atti.
L'Ufficio di Presidenza, entro trenta giorni dal deposito, decide sulla ricevibilità e sull'ammissibilità delle petizioni e ne avvia l'istruttoria richiedendo, a tale scopo, informazioni e chiarimenti:
al Presidente della Regione ed agli assessori, se le petizioni riguardano affari relativi all'amministrazione regionale;
alle Commissioni consiliari competenti per materia.

Entro novanta giorni dalla presentazione della petizione, l'argomento deve essere sottoposto all'esame del Consiglio per la comunicazione delle conclusioni a cui sono pervenuti gli organi competenti.
L'esame in Consiglio può concludersi con l'approvazione di una risoluzione diretta a far partecipi gli organi competenti delle necessità esposte nella petizione.
Nel corso del 2011, sono state esaminate dal Consiglio sei petizioni:
- Riesame del progetto di sistemazione di un tratto della strada statale n. 26 nel Comune di Saint-Pierre;
- Ristrutturazione delle palestre scolastiche fatiscenti;
- Elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta-Pré-Saint-Didier;
- Richiesta di un confronto sul trattamento dei rifiuti;
- Salvaguardia dell'area naturale dell'Alpe Cortlys-Sikken-Salzen, nell'alta valle del Lys;
- Riduzione dei pedaggi sull'autostrada Courmayeur-Aosta-Pont-Saint-Martin;

È stata molto intensa l'attività d'aula e delle Commissioni consiliari per quanto riguarda la discussione sulle petizioni popolari.
Nel mese di gennaio è stata esaminata la petizione, sottoscritta da 691 cittadini e presentata al Consiglio il 29 ottobre 2010, riguardante il riesame del progetto di sistemazione di un tratto della strada statale n. 26 nel Comune di Saint-Pierre. L'iniziativa contestava la prevista istituzione della striscia continua nel tratto tra le due rotonde progettate a est e a ovest del paese, che di fatto impedirebbe di accedere all'Ufficio postale e alle attività commerciali presenti sulla sinistra per gli utenti provenienti da Aosta.
Sull'iniziativa si è espressa all'unanimità la terza Commissione "Assetto del territorio" - e il Consiglio Valle ne ha preso atto - che ha presentato una relazione nella quale "si sottolinea che la realizzazione delle due rotonde è stata presentata dal Comune al fine di garantire una maggior sicurezza nel tratto stradale all'interno del centro abitato; si ribadisce che la messa in sicurezza delle strade all'interno dei centri abitati rimane assolutamente prioritaria e si ritiene che le soluzioni prospettate negli accordi siglati garantiscono un contemperamento tra le esigenze di sicurezza della viabilità e le istanze sollevate dai firmatari della petizione."

Nel mese di marzo l'Assemblea regionale ha discusso la petizione relativa alla ristrutturazione delle palestre scolastiche fatiscenti, sottoscritta da sessanta insegnanti di Scienze motorie della Valle d'Aosta e presentata alla Presidenza del Consiglio Valle il 1° dicembre 2010.
Dell'iniziativa se ne sono occupate la terza Commissione "Assetto del territorio" e la quinta Commissione "Servizi sociali" e nella relazione "hanno preso atto degli interventi programmati dai due Assessorati interessati, che prevedono soluzioni a breve e medio termine" e "si richiede agli Assessori all'istruzione e alle opere pubbliche di verificare la reale fattibilità di alcuni interventi e di impegnarsi a relazionare alle Commissioni nell'autunno del 2011 sull'evoluzione della situazione rispetto all'uso delle palestre disponibili per l'anno scolastico 2011-2012."

Sempre a marzo è stata consegnata alla Presidenza del Consiglio regionale la petizione popolare riguardante l'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta-Pré-Saint-Didier, sottoscritta da 3456 cittadini e promossa dal Comitato "Pendolari stanchi".
La petizione, che è stata esaminata dalla quarta Commissione "Sviluppo economico", è poi stata discussa nel mese di luglio durante i lavori del Consiglio regionale.
Nella relazione della Commissione si sottolinea che "l'intervento di elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea pare essere il più idoneo, anche se i costi, i tempi di realizzazione e le ricadute sul territorio - in particolar modo per quanto riguarda il numero e le dimensioni delle sottostazioni elettriche - devono essere ancora ben definiti. Non va tuttavia dimenticato che questa opera, da sola, non potrà porre rimedio a tutti i limiti del tracciato; sarà quindi indispensabile operare su più fronti, in modo da compiere ogni azione utile allo scopo."
Sul tema è stata, quindi, approvata una risoluzione proposta dai capigruppo della maggioranza (UV, FA, SA e PdL) che invita i Parlamentari valdostani e impegna il Governo regionale a "portare a completamento nel più breve tempo possibile il trasferimento alla Regione delle funzioni in materia di trasporto ferroviario ai sensi del Decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 194, condizione necessaria per poter mettere in opera le operazioni connesse alla gestione futura del servizio e dell'infrastruttura ferroviaria; sviluppare le azioni necessarie per mantenere e aumentare l'interesse sovraregionale e internazionale sul progetto della direttrice Aosta-Martigny, considerando che solo la realizzazione di una nuova linea ferroviaria garantirebbe il miglioramento radicale del trasporto ferroviario in Valle d'Aosta; proporre, tenendo conto che l'elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea non è ancora definita in termini di costi, tempi di realizzazione e condivisione con gli enti locali valdostani, le iniziative più opportune per una soluzione dei disagi quotidiani degli utenti della linea ferroviaria valdostana e in particolare per ripristinare il collegamento diretto Aosta-Torino eliminando la rottura di carico, anche mediante l'utilizzo di tecnologie alternative quali i treni bimodali, per i quali sarà necessario un adeguato interessamento da parte degli organismi competenti in materia di omologazioni, ad oggi ancora da ottenere per la circolazione in Italia; avviare non appena possibile un confronto con la Commissione consiliare competente sulle conclusioni dello studio di fattibilità relativo alla linea Aosta/Pré-Saint-Didier."

A inizio giugno è stata presentata alla Presidenza del Consiglio una petizione proposta da 56 amministratori riuniti nel Comitato Valle Virtuosa e sottoscritta da 11.007 cittadini, volta a richiedere un confronto tra esperti in merito alla realizzazione tra un impianto a trattamento a freddo dei rifiuti e un impianto di pirogassificazione, oltre che una moratoria del bando di gara per l'impianto di pirogassificazione.
L'iniziativa popolare è stata discussa in Consiglio regionale - dopo la ricevibilità deliberata dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 22 giugno 2011 - nel mese di ottobre e dopo un ampio dibattito è stata approvata una risoluzione (26 favorevoli e 7 contrari) proposta dai Consiglieri di maggioranza della terza Commissione consiliare "Assetto de territorio" (Comé, Bieler, Prola, Tibaldi, Agostino). Nella stessa riunione, è stata respinta un'iniziativa presentata dai gruppi Alpe e Partito Democratico.
La risoluzione approvata "impegna la Giunta regionale a promuovere un incontro per realizzare un confronto tra lo scenario di trattamento a freddo dei rifiuti (Tmb) e di quello a caldo (pirogassificazione)." La risoluzione respinta, oltre ad accogliere la richiesta di confronto, invitava la Giunta regionale a non procedere all'aggiudicazione provvisoria dell'appalto.

Nello stesso mese di giugno l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto ricevibile una petizione popolare, sottoscritta da 304 cittadini, per la salvaguardia dell'area naturale dell'Alpe Cortlys-Sikken-Slazen nell'alta valle del Lys.
L'iniziativa si rifà ai progetti della società The Power Company srl diretti alla realizzazione di un impianto ideoelettrico a Cortlys-Staffal ed evidenzia la preoccupazione per la realizzazione delle opere per la costruzione di un impianto di captazione di acque dal torrente Lys per la produzione di energia elettrica e per l'apertura di una pista di cantiere nel bosco di Sikken, sottolineando al contempo il pregio paesaggistico e naturalistico della zona. La petizione è stata, quindi, oggetto di discussione nell'aula consiliare nel mese di novembre e l'iter si è concluso con il voto contrario a una risoluzione proposta dai gruppi Alpe e PD, che chiedevano di effettuare una ricognizione delle domande di sub-concessione per la captazione dei corsi d'acqua al fine di valutare l'eventuale revisione delle procedure di rilascio di tali sub-concessioni.

A dicembre, l'Assemblea regionale ha trattato la petizione popolare sottoscritta da 1.149 cittadini per richiedere alla Giunta regionale e a tutte le istituzioni competenti di avviare con urgenza azioni volte a ridurre i pedaggi per tutti i cittadini valdostani sull'autostrada Courmayeur-Aosta-Pont-Saint-Martin. L'iniziativa, che era stata giudicata ricevibile dall'Ufficio di Presidenza nella sua riunione dell'11 agosto, era stata assegnata all'esame della seconda Commissione "Affari generali".
Nella relazione approvata all'unanimità dalla seconda Commissione, presentata poi in Aula, si metteva in evidenza che "sulla base delle audizioni effettuate e del confronto che ne è seguito e prendendo atto che la Presidenza della Regione ha formulato all'Anas una richiesta di autorizzazione di riduzione del 50 per cento degli ultimi aumenti dei pedaggi autostradali, i Commissari, unanimemente, hanno auspicato fortemente che l'ente nazionale fornisca in tempi brevi una risposta in merito alle sollecitazioni avanzate in tal senso."
Dopo aver preso atto della petizione, il Consiglio ha respinto una risoluzione, presentata dal gruppo Partito Democratico, che intendeva impegnare la Giunta regionale ad avviare con urgenza azioni volte a ridurre i pedaggi per tutti i cittadini valdostani.