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La produzione legislativa nel 2010

L'analisi delle linee di tendenza della produzione legislativa regionale nel 2010 evidenzia, in primo luogo, che sono state approvate rilevanti misure legislative destinate a contrastare gli effetti della perdurante crisi economica.
Il legislatore, infatti, per stimolare la capacità di ripresa dell'economia valdostana dalla crisi economico-finanziaria che nel 2009 ha investito i mercati mondiali, ha prorogato, anche per l'anno 2010, le misure in funzione anticrisi destinate lo scorso anno alle famiglie e alle imprese, garantendo un sostegno al potere di acquisto dei nuclei familiari e degli operatori economici, alla promozione dello sviluppo e al rilancio della competitività del sistema produttivo regionale.
Nella stessa ottica si colloca il rinnovato intervento legislativo (legge regionale n. 4 del 2010) a sostegno dei costi dell'energia elettrica per le utenze domestiche, che prevede un aiuto mirato a ridurre i costi della componente energia delle bollette elettriche nella misura del 30%, al fine di concorrere alla diminuzione di una delle spese fisse che grava sui bilanci familiari.
La scelta del legislatore di individuare nella famiglia una destinataria privilegiata delle risorse del bilancio pubblico è ribadita nel testo unico degli interventi economici di sostegno e promozione sociale (legge regionale n. 23 del 2010), che riordina in un unico atto normativo le provvidenze economiche e socio-assistenziali erogate dalla Regione a favore dei minori, dei giovani e delle loro famiglie, dei soggetti non autosufficienti e, più in generale, di tutti coloro che versano in situazione di difficoltà economica.
Nell'ambito del settore dell'istruzione e della cultura, merita di essere segnalato il ricorso allo strumento della fondazione per la promozione delle produzioni audiovisive. La legge regionale n. 36 del 2010, infatti, ha previsto l'istituzione della Fondazione Film Commission Vallée d'Aoste con cui anche la Valle d'Aosta, seguendo l'esempio di altre Regioni italiane, si è dotata di uno strumento per la regolamentazione del settore delle produzioni audiovisive. La Regione, mediante tale Fondazione, ha inteso valorizzare il proprio territorio grazie alla pubblicità che conseguirà all'essere location di opere cinematografiche e televisive. Alle società di produzione audiovisive saranno, inoltre, fornite informazioni e supporto, anche prevedendo accordi di produzione.
Il ricorso alla creazione di fondazioni è stato utilizzato anche nel settore della sanità. La legge regionale n. 32 del 2010, infatti, ha istituito una Fondazione per la ricerca sul cancro al fine di favorire gli studi e le ricerche oncologiche, stabilendo che la Fondazione svolga la propria attività in rete tra il Piemonte e la Valle d'Aosta.
La Regione ha promosso, inoltre, l'istituzione di una fondazione regionale di utilità sociale, senza scopo di lucro, denominata "Sistema Ollignan Onlus", al fine di favorire il reinserimento socio-lavorativo di persone con disabilità, valorizzandone abilità e competenze.
Nel settore sanitario è da ricordare anche l'approvazione, con la legge regionale n. 34 del 2010, del piano regionale per la salute e il benessere sociale 2011/2013. Il piano definisce gli orientamenti della programmazione socio-sanitaria regionale del prossimo triennio, configurandosi come il documento più importante in materia di welfare regionale.
Nel settore dell'agricoltura e delle risorse naturali, un'attenzione particolare è stata riservata alle foreste dalla legge regionale n. 3 del 2010, che disciplina gli interventi per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio boschivo. La citata legge individua nella gestione sostenibile del patrimonio forestale lo strumento principale per accrescere le potenzialità delle zone boschive non solo per fini di tutela ambientale, ma anche di sviluppo locale grazie a ricadute di tipo economico.
Nel settore dell'ambiente e del territorio, si è data applicazione al principio di sussidiarietà con la legge regionale n. 29 del 2010, che istituisce le Commissioni locali valanghe (CLV), attribuendone la gestione ai Comuni, singolarmente o in forma associata.
In materia di Comuni e Comunità montane, è stata modificata la legge regionale n. 46 del 1998, relativa ai segretari degli enti locali, con l'obiettivo di adeguare la disciplina dei segretari degli enti locali alle novità inerenti al personale di qualifica dirigenziale del comparto unico del pubblico impiego regionale.
Sempre in tema di comparto unico regionale, di fondamentale importanza è la legge regionale n. 22 del 2010, che, sulla scia delle riforme intervenute a livello statale in materia di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, abroga la legge regionale n. 45 del 1995 e persegue le finalità di conseguire una migliore organizzazione del lavoro, assicurare il miglioramento delle prestazioni erogate ai cittadini dagli enti del comparto e ottenere più elevati standard di produttività del lavoro pubblico.
Rimanendo nell'ambito dell'amministrazione regionale, la legge regionale n. 25 del 2010 detta disposizioni per la redazione del Bollettino ufficiale e per la pubblicazione degli atti della Regione e degli enti locali. In particolare, si prevede, in ossequio al disposto dell'articolo 38 dello Statuto speciale sulla parificazione delle lingue italiana e francese, che gli atti in esso contenuti siano pubblicati in entrambe le lingue, costituendo il testo ufficiale dell'atto quello nella cui lingua il medesimo è stato approvato. L'innovazione più significativa consiste, tuttavia, nel fatto che, a decorrere dal 1° gennaio 2011, il Bollettino ufficiale sarà pubblicato esclusivamente in forma digitale sul sito istituzionale della Regione.
Con la legge regionale n. 37 del 2010 sono state approvate nuove disposizioni per la tutela e il corretto trattamento degli animali di affezione, con l'intento di favorire il rispetto degli stessi e la prevenzione del randagismo. La legge testimonia l'accresciuta attenzione del legislatore valdostano in tale materia e rappresenta una tappa importante per il riconoscimento dei diritti e la tutela degli animali d'affezione, che vengono considerati non in relazione al possesso, all'affetto o all'utilità che apportano all'uomo, ma come esseri senzienti portatori di diritti.
Con la legge regionale n. 44 del 2010 è stata istituita una società per azioni, ad integrale partecipazione regionale, al fine di erogare servizi strumentali all'esercizio dei compiti istituzionali della Regione, con particolare riferimento alle attività di assistenza e sostegno sociale, di valorizzazione e custodia dei beni culturali e di supporto nella gestione dei cantieri di lavoro per l'esecuzione di interventi in ambito forestale, ambientale ed edile.
Un cenno meritano, infine, i regolamenti regionali il cui numero nel 2010 è di quattro. L'esiguità di tale numero si spiega col fatto che la maggior parte delle leggi regionali rinvia la definizione degli aspetti attuativi e di dettaglio a deliberazioni della Giunta, il cui iter di approvazione è più snello rispetto a quello dei regolamenti, che in Valle d'Aosta sono di competenza consiliare e sono adottati con le medesime procedure previste per le leggi regionali.

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