Il Consiglio nel cuore della politica regionale

Le modifiche al regolamento interno del Consiglio

Il 2010 è stato caratterizzato da un approfondito dibattito sulle regole di funzionamento del Consiglio, dal quale sono scaturite alcune modifiche del Regolamento interno intervenute in due diversi tempi e che hanno avuto il fine di adeguare e rendere più chiara la disciplina regolamentare, ma soprattutto di snellire i tempi del dibattito in Aula rendendo maggiormente celere e incisivo lo svolgimento dei lavori.
Nella sua seduta del 13 gennaio, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una prima serie di modifiche che interessano ambiti eterogenei. Sull'espressione del parere di compatibilità finanziaria vengono recepite le novità introdotte dalla legge in materia di bilancio e contabilità generale della Regione, con particolare riguardo alle proposte di iniziativa consiliare e popolare che comportino conseguenze finanziarie: viene quindi previsto che la II Commissione "Affari generali" richieda il parere obbligatorio sugli aspetti finanziari alla struttura regionale competente in materia di bilancio, previa audizione del Presidente della Regione, finalizzata all'eventuale reperimento delle risorse finanziarie per la copertura degli oneri derivanti dalle proposte di legge stesse. La riscrittura dell'articolo relativo ai relatori nominati dalle Commissioni consiliari mira ad una migliore esplicitazione del diritto attribuito alla minoranza di poter nominare, qualora lo richieda, anche un proprio relatore di minoranza. Riguardo poi all'iscrizione all'ordine del giorno di interrogazioni, interpellanze e mozioni, viene prevista una modalità che tenga conto non solo dell'ordine cronologico di ricevimento di tali atti da parte degli uffici della Presidenza del Consiglio, ma anche di un'equilibrata ripartizione tra i presentatori ed i gruppi consiliari, con il fine di evitare ripetuti interventi susseguenti di uno stesso oratore, a tutto vantaggio della vivacità del dibattito e dell'attenzione del pubblico.
Nella seduta del 14 luglio l'Assemblea ha approvato, sempre all'unanimità, una seconda serie di modifiche, che riguardano la complessiva riduzione dei tempi del dibattito in Aula, e in particolare una razionalizzazione dei tempi previsti per il dibattito generale, per la discussione sugli articoli e gli emendamenti dei disegni e progetti di legge o di regolamento e degli atti amministrativi e per conseguenti repliche dei relatori, dei proponenti e della Giunta, nonché per le dichiarazioni di voto. Infine, anche le tempistiche concernenti la funzione ispettivo-politica vengono snellite, sia con la riduzione da trenta a venti i giorni a disposizione della Giunta per rispondere alle interrogazioni a risposta scritta, sia con la diminuzione del tempo a disposizione per la trattazione delle interpellanze e delle mozioni.

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