Funzione ispettiva

La funzione ispettiva e di indirizzo consiste nell'esercizio, da parte dei consiglieri regionali, dell'attività di orientamento, controllo ed informazione sull'operato della Giunta. Gli strumenti, previsti a tal fine e disciplinati dal Regolamento interno, sono:

Atti ispettivi

Atti di indirizzo

Le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni sono presentate al Presidente del Consiglio che accerta la corrispondenza del contenuto delle stesse a quanto previsto dalle norme del Regolamento interno. La discussione delle interrogazioni, delle interpellanze e delle mozioni deve essere fatta distintamente dalla discussione di ogni altro argomento.

L'interrogazione

L'interrogazione consiste nella domanda rivolta al Presidente della Regione ed agli assessori se un fatto sia vero, se determinate informazioni siano pervenute alla Presidenza della Giunta o sia esatto che la Giunta o i suoi componenti abbiano preso risoluzioni su determinati oggetti.

I consiglieri che intendono rivolgere interrogazioni alla Giunta ne fanno domanda scritta al Presidente del Consiglio, senza motivazione. I consiglieri possono richiedere che all'interrogazione sia data risposta per iscritto. Le interrogazioni sono iscritte all'ordine del giorno delle sedute consiliari, subito dopo le comunicazioni dei Presidenti del Consiglio e della Regione.

L'interrogazione a risposta immediata

L'interrogazione a risposta immediata consiste in una sola domanda, semplice, concisa e senza commenti, su un argomento di rilevanza generale che presenta i caratteri dell’urgenza e della particolare attualità politica.

Questo nuovo istituto coniuga l’esigenza di modernizzare la funzione ispettiva, rendendone le procedure più agili, con quella di consentire un confronto all’interno del Consiglio regionale su questioni di interesse attuale ed immediato.

L'interpellanza

L'interpellanza consiste nella domanda rivolta alla Giunta circa i motivi o gli intendimenti della sua condotta su determinate questioni.

L'interpellanza va illustrata e discussa in assemblea e non si esaurisce in una richiesta di informazioni, ma tende a provocare una presa di posizione da parte della Giunta. I consiglieri che intendono rivolgere interpellanze ne fanno domanda scritta al Presidente del Consiglio.

La mozione

La mozione consiste in un atto inteso a promuovere una deliberazione da parte del Consiglio. Ogni consigliere può presentare mozioni secondo le modalità previste per le interrogazioni e per le interpellanze.

Su ciascuna mozione possono essere presentati emendamenti e risoluzioni.

L'ordine del giorno

L'espressione "ordine del giorno" ha un duplice significato, in quanto è usata:

  • per indicare l'elenco degli argomenti sottoposti all'esame delle sedute degli organi collegiali (ordine del giorno della seduta);
  • per manifestare la volontà dell'assemblea: in tale accezione è uno strumento d'indirizzo o di manifestazione di volontà su un argomento accessorio rispetto all'argomento in discussione in assemblea.

Durante la discussione generale, o prima del suo inizio, possono essere presentati da ciascun consigliere ordini del giorno concernenti il contenuto delle disposizioni del progetto di legge o del provvedimento amministrativo in esame, che ne determinino o ne specifichino il contenuto.

Nella discussione degli ordini del giorno, oltre al proponente, può intervenire, dopo le dichiarazioni della Giunta, un solo consigliere per ciascun gruppo consiliare. Gli ordini del giorno sono votati, di norma, dopo la chiusura della discussione generale.

La risoluzione

In occasione di dibattiti concernenti petizioni, mozioni, comunicazioni e relazioni su specifici argomenti, possono essere presentate da ciascun consigliere risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi del Consiglio.

La risoluzione è, in genere, composta da una premessa, che illustra la questione, e da un dispositivo, con il quale si impegna la Giunta ad assumere determinate iniziative. Per la discussione o la votazione delle risoluzioni si osservano, in quanto applicabili, le norme relative agli ordini del giorno.