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4 gennaio 2023

Gli auguri ai detenuti della Garante della Valle d'Aosta

La Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Valle d'Aosta, Adele Squillaci, ha formulato ai detenuti della Casa circondariale di Brissogne gli auguri per il nuovo anno.

«L'opportunità che, in qualità di Garante, ho avuto di conoscere molti di Voi, sia durante i colloqui, sia durante le attività formative promosse dalla Casa circondariale unitamente all'Amministrazione regionale, nonché attraverso gli incontri organizzati dalla Direzione carceraria, quali per esempio il pranzo di Natale o i confronti in materia di attività di istruzione e formazione professionale, ha rappresentato l'occasione per me di ascoltare e cercare di percepire le difficoltà quotidiane e la sofferenza di chi patisce la sottrazione della libertà per una pena detentiva.

L'impegno comune e centrale per voi e per tutti coloro che lavorano nella Casa circondariale di Brissogne, dove sono stati compiuti con successo molti passi in avanti per ridurre il sovraffollamento e consentire spazi comuni e celle di pernottamento adeguati, deve essere quello di dare un significato al tempo del trattamento penitenziario.

Il reinserimento nella società e il concreto realizzarsi della finalità rieducativa della pena detentiva partono necessariamente dallo sforzo individuale di investire su sé stessi attraverso le occasioni di formazione e le esperienze lavorative, con l'aiuto di tutti gli operatori e gli esperti, nonché con il quotidiano tentativo di dialogare con le persone ristrette e con il personale, facendo tesoro di ogni racconto, storia o suggestione di chi vi accompagna in questo percorso.

Auguro a tutti voi e ai vostri cari un anno 2023 di serenità e salute, sperando nella realizzazione di un periodo di "rinascita" e di nuove progettualità, nonostante una quotidianità in cui non mancano i momenti di demoralizzazione e di sconforto che auspico sempre superabili, ritrovando le risorse umane e la forza d'animo presenti in ogni persona e chiedendo aiuto a tutti coloro che volontariamente o per lavoro trascorrono accanto a voi il tempo della pena detentiva