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22 marzo 2016

Prestazioni energetiche degli edifici: quali sono gli obiettivi della Regione?

Conoscere nel dettaglio quali sono i risultati attesi in termini di prestazioni energetiche sul patrimonio edilizio della regione, sia pubblico, sia privato, nonché i tempi previsti per il loro conseguimento: questo è stato l'obiettivo dell'interpellanza discussa dal gruppo ALPE nella riunione del Consiglio regionale di oggi, mercoledì 22 marzo 2016.

«L'Assessore Donzel però non ha risposto – ha evidenziato il Consigliere Fabrizio Roscio –, limitandosi a snocciolare dati tecnici che non ci interessano: l'idea alla base dell'iniziativa non era conoscere il monitoraggio sul Piano energetico ambientale regionale (documento che peraltro non abbiamo votato), ma ci preme conoscere ciò che la Regione si aspetta nei prossimi anni per quanto riguarda la riqualificazione energetica

«In Valle d'Aosta oggi ci sono più di 50 mila edifici privati e un paio di migliaia di immobili pubblici – ha precisato il Consigliere Roscio –; la gran maggioranza di questi ha prestazioni energetiche disastrose: in che classe energetica saranno classificati nel 2020? Mettendo insieme le varie iniziative messe in campo, la Regione cosa si aspetta di ottenere? Attuare una programmazione efficace consente un risparmio delle fonti fossili, vantaggi all'ambiente e, soprattutto, alle tasche dei cittadini

Il Consigliere Roscio ha posto anche l'accento sull'opportunità di «prestare attenzione ai consumi reali piuttosto che a quelli standard. Ad esempio, una seconda casa, colabrodo dal punto di vista energetico, ma abitata solo poche settimane all'anno, fa meno danni di un condominio dalla classe energetica migliore ma abitato tutto l'anno con temperature elevate. La direttiva europea 27/2012 impone entro la fine del 2016 l'installazione delle valvole termoregolatrici nei condomini a carico degli utenti, prevedendo sanzioni in caso di mancati adeguamenti. L'iniziativa, se non si contabilizzeranno i consumi, proporzionandoli ai costi, sarà un doppio danno: i valdostani pagheranno due volte. È l'ennesimo esempio che laddove c'è la volontà si impongono azioni e oneri ai cittadini, mentre dove non c'è volontà si lascia correre. Avremmo gradito una risposta più concreta.»