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Union Valdôtaine Progressiste

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10 dicembre 2015

Casinò di Saint-Vincent: le pesanti responsabilità del passato non precludano un nuovo percorso

Sin dall'inizio della Legislatura, il gruppo consiliare Union Valdôtaine Progressiste ha duramente contestato la mala gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent e il disinteresse con il quale la maggioranza regionale l'ha coperta e accettata.

Con grandi battaglie politiche in Aula consiliare abbiamo denunciato l'inefficienza, gli sprechi e i privilegi del Casinò.

Da subito abbiamo individuato nella figura dell'Amministratore unico e della sua dirigenza il principale motivo di tale grave situazione. Un Amministratore e una dirigenza pagati in maniera esagerata e di conseguenza poco motivati a contrastare la crisi che l'azienda viveva e che, purtroppo, vive ancora.

Con il cambio di Amministrazione pare finalmente essere iniziata una nuova fase e si sta abbandonando un modello di gestione anacronistico rispetto alla crisi della Casa da gioco e della Valle d'Aosta.

Un cambio di dirigenza che doveva avvenire per noi prima della ricapitalizzazione dello scorso anno, per valorizzare al meglio questa immissione di denaro e non ritrovarsi, come poi invece è avvenuto, con una nuova crisi di liquidità della Casa da gioco. Chiediamo, quindi, come già più volte ripetuto in Consiglio, che sotto questo profilo vi sia un'attenta verifica delle responsabilità della passata gestione.

L'audizione di oggi, giovedì 10 dicembre 2015, in Commissione dell'Amministratore unico e del Direttore generale dimostra come il cambio di dirigenza fosse necessario. Abbiamo apprezzato la competenza e l'atteggiamento umile della nuova Dirigenza, l'illustrazione trasparente dei problemi e la presentazione di un percorso serio di lavoro per cercare di generare fiducia e avviare una possibile ripresa. I primi dati forniti indicano un'inversione di tendenza rispetto al passato e questo è un aspetto che, seppur limitato a questo breve periodo, appare finalmente positivo.

Aiutare il Casinò a non fallire vuol dire evitare che falliscano anche le imprese del territorio e che vengano mortificati i tanti investimenti pubblici e privati realizzati in questi anni.

L'invito è quindi di continuare in questa direzione per dare un futuro alla Casa da gioco, per provare a ridare sviluppo al territorio e ad alimentare il bilancio regionale, come succedeva in passato.

Per farlo è indispensabile rendere ancora più efficace e trasparente la sua gestione, far crescere gli introiti e limitare i costi. Come gruppo UVP continueremo ad essere vigili affinché prosegua questa inversione di tendenza gestionale.

Auspichiamo che si creino le condizioni affinché queste modalità di aiuto, un mutuo e non un aiuto a fondo perduto, possano essere estese anche ad altre imprese, favorendone la ripresa. La Valle d'Aosta ha bisogno di aziende che vivano e che producano, non di ulteriori fallimenti.