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Union Valdôtaine Progressiste

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Movimento Cinque Stelle

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29 ottobre 2015

Asili nido: una riforma che porterà a dei licenziamenti

«Abbiamo argomentato le nostre posizioni fino all'ultimo, nella speranza che non si desse corso alla delibera della Giunta regionale sugli asili nido valdostani, ritenendo più utile che l'argomento venisse contestualizzato alla discussione sul Bilancio. Il nostro impegno però ha sortito solo in parte il risultato, inducendo, quantomeno, a far ridimensionare le tariffe inizialmente proposte dalla Giunta.»

Così commentano i Consiglieri della quinta Commissione consiliare Patrizia Morelli (ALPE), Elso Gerandin e Nello Fabbri (UVP) il voto favorevole espresso dai colleghi di maggioranza Lanièce, Guichardaz, Péaquin e Restano sulla riforma. «Una riforma che, aumentando il rapporto bambini/educatori, porterà a dei sicuri licenziamenti e farà inevitabilmente scendere la qualità dei servizi alla prima infanzia, nonostante l'aumento medio generale del costo di compartecipazione a carico delle famiglie del 5%.»

I gruppi UVP e ALPE, sostenuti anche dal Movimento 5 Stelle, che non è rappresentato in quinta Commissione, hanno votato contro la delibera dissentendo profondamente nel metodo e nel merito. Dalla maggioranza e dall'Assessore Fosson non sono infatti giunte spiegazioni chiare in merito a quali calcoli siano stati fatti per fissare il costo unitario ottimale dei nidi in 900 euro.

La riduzione del personale del 17%, più di trenta operatori, sembra essere infatti l'unica misura prevista dalla Giunta, invero con l'assenso di alcune sigle sindacali, per ridurre i costi. Evidentemente, la maggioranza considera meno grave licenziare dei dipendenti a tempo determinato. È un concetto per noi inaccettabile, viste le difficoltà in cui si verranno a trovare tante famiglie.

Nonostante i tagli al bilancio procedano ormai costantemente da anni, questa maggioranza regionale ha adottato finora la politica dello struzzo, non avendo elaborato alcuna strategia politica per governare la crisi, se non quella di confermare pochi mesi fa la struttura elefantiaca della Giunta, mantenendo l'ottavo Assessorato, per soddisfare gli appetiti di tutti i gruppi politici.

Adesso, improvvisamente, si è dato il via a una serie di tagli drastici sul welfare che rischiano di far tracollare un servizio alle famiglie da noi ritenuto essenziale, che assolve appieno gli obiettivi di Lisbona riguardo alla prima infanzia.

Ora, malgrado la battuta di arresto ottenuta sulla delibera per le microcomunità, visti i presupposti, temiamo grandemente che anche per questo ambito possa consumarsi un'ecatombe.