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24 settembre 2015

"Bon de chauffage": l'Assessore Donzel complice del sistema preesistente

Sul "bon de chauffage" abbiamo recentemente assistito alla campagna pubblicitaria del neo Assessore Donzel, che sui social e sugli organi di stampa, con toni rassicuranti e trionfalistici, ha garantito il sostegno alle famiglie in difficoltà assicurando gli stessi stanziamenti del passato e introducendo criteri di equità: in sintesi i soldi devono andare a chi ha veramente bisogno e non ai ricchi professionisti!

Ci preme fare un po’ di storia in merito. Quella un po’ più lontana, ma neanche troppo, per ricordare che questa misura è figlia dei buoni di benzina, a loro volta figli dell’articolo 14 dello Statuto d’Autonomia. Più recentemente per ricordare, invece, che lo scorso anno sono stati stanziati 8 milioni di euro per questa misura, di cui 6,070 andati effettivamente a pagamento.

Per la campagna che verrà attivata a breve saranno, invece, in realtà stanziati solo 6 milioni di euro e, rispetto ai criteri introdotti nel 2014, vi sarà un inasprimento per i nuclei familiari mononucleari, con la soglia di accesso che scenderà a 16 mila euro rispetto ai 18 mila precedenti, e per quelli formati da due soli componenti, la cui soglia passerà da 24 a 23 mila euro.

Qualche precisazione poi in merito al metodo: mentre imperversavano con largo anticipo i tweet e i comunicati stampa assessorili di cui sopra, si è andati ad illustrare e condividere il provvedimento in Commissione consiliare solo lo scorso lunedì e al Celva appena la settimana precedente.

In conclusione la triste realtà: con i paletti introdotti per i nuclei composti da uno e due componenti, che sono quasi il 70% della realtà valdostana, saranno erogati molto meno dei 6 milioni stanziati.

L’Assessore Donzel, quindi, invece di essere foriero dello slancio politico-amministrativo tanto decantato con l’ingresso in maggioranza del PD, si è adeguato in maniera complice al sistema preesistente, con buona pace degli anziani bisognosi del "bon chauffage" di cui ci narrava, preoccupato, dai banchi dell’opposizione.

Peccato che, per terminare con i richiami storici, nel 2013 i fondi stanziati erano 18,6 milioni di euro e che nel 2014 si disse che sotto gli 8 milioni non si poteva scendere se si volevano realmente sostenere le famiglie valdostane bisognose. Non ci resta che constatare inermi che, mentre la crisi non cessa di mordere, quest’ultime sono sempre di più e i soldi stanziati sempre di meno! Pertanto se qualcuno rimaneva dov’era probabilmente era meglio e avremmo assistito a minor danni.

I Gruppi consiliari UVP, Alpe e M5S