Comunicati
26 giugno 2015
UVP e Alpe: si squarci il velo che ricopre la gestione di CVA
Che le scelte strategiche di investimento di CVA, società partecipata dalla Regione al 100%, siano di fatto competenza esclusiva del Presidente Rollandin è ormai cosa acclarata, così come è evidente la volontà di tenere celate al Consiglio regionale, e in particolare all'opposizione, i dettagli delle operazioni, i costi e le finalità.
Sono state necessarie più sedute del Consiglio e svariate e insistenti richieste di accesso agli atti per riuscire ad ottenere informazioni, ancorché insufficienti e incomplete, sull'operazione di acquisto dell'impianto eolico in provincia di Foggia, avvenuta con una precipitazione che dà adito al sospetto che tutto fosse già ben pianificato e confezionato.
La mancanza di trasparenza della dirigenza CVA, relativamente agli ambiti in cui opera, si conferma funzionale all'opacità che da sempre contraddistingue l'azione del Governo regionale sulla gestione di quello che i valdostani possono considerare il loro gioiello di famiglia.
«Anche in questo caso – osservano i Consiglieri Alessandro Nogara (UVP) e Albert Chatrian (Alpe) –, si è agito subdolamente rispondendo ad un primo quesito che l'operazione per l'acquisizione di questo impianto eolico aveva comportato per CVA unicamente un esborso di 5 milioni 844 mila euro, cifra poi corretta quando, sollecitato in Consiglio regionale, il Presidente Rollandin ha dovuto rivelare che CVA si è accollata anche il finanziamento di 37 milioni 587 mila 425 euro, ottenuto dalla Srl Ponte Albanito per la costruzione dell'impianto stesso.»
Alla luce di quanto avvenuto, i Gruppi Alpe e UVP hanno chiesto e ottenuto la convocazione urgente in seconda Commissione della Dirigenza CVA, con l'obbiettivo di chiarire tutti gli aspetti di questa operazione, augurandosi che questo sia un primo passo per squarciare il velo di opacità che occulta un ambito così importante per la nostra Regione.