Comunicati

Union Valdôtaine Progressiste

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23 ottobre 2014

Fare chiarezza sull'operatività delle giranti di CVA

La sostituzione della girante Pelton dell’impianto di Covalou della CVA è stata oggetto di due iniziative presentate dal gruppo consiliare Union Valdôtaine Progressiste nel corso di questo ultimo mese e puntualmente dibattute in Consiglio.

Si è trattato di uno spunto per valutare se le forniture di materiale “cinese” destinate ai nostri impianti siano da ritenersi valide o meno: non è accanimento il nostro, ma un serio tentativo di fare luce su episodi che destano perplessità e preoccupazione.

«E’ sufficiente, a tal proposito, ripercorrere brevemente quanto accaduto nella centrale di Covalou in relazione all’appalto di fornitura di giranti destinate anche ad altri impianti CVA della nostra regione e aggiudicato dalla ditta Water Gen Power srl – spiega il Consigliere Alessandro Nogara –: dopo un breve periodo di messa in posa, la girante è stata smontata e accantonata per palese malfunzionamento e oggi giace nell’impianto, dove è trattata alla stregua di un rottame. Inoltre, nel suo breve periodo di funzionamento, non ha garantito i rendimenti di quella precedente, la quale è stata ricollocata in opera, con conseguenti disagi da fermo macchine e modifiche per favorire le operazioni di montaggio e smontaggio.»

«Abbiamo quindi chiesto se CVA abbia provveduto a richiedere alla società i 418.992 euro del costo della girante accantonata, nonché notizie sulle penali contemplate e sul rimborso del costo del personale della CVA impiegato per i montaggi. Non per essere pignoli, ma ci risulta che tali operazioni siano a carico del fornitore! E le risposte ricevute in Aula hanno trasformato i nostri dubbi in certezze – aggiunge Nogara –. Il Presidente Rollandin è solito mettere avanti le mani affermando che legge le risposte fornite da CVA non essendo lui un tecnico: ecco perché abbiamo deciso di richiedere un incontro con i vertici di CVA affinché si faccia finalmente chiarezza sulla bontà o meno di queste forniture e sulle eventuali responsabilità. La nostra richiesta è stata accolta e ciò ci vede soddisfatti: CVA è un capitale di tutti, di chi ci lavora e dei valdostani, dobbiamo lavorare tutti assieme affinché rimanga il fiore all’occhiello che è e non navighi verso l’infelice destino attuale di altre note società partecipate nostrane.»