Comunicati

Union Valdôtaine Progressiste

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18 aprile 2014

Depositata una proposta di legge sulla combustione controllata di materiale vegetale

Il gruppo consiliare Union Valdôtaine Progressiste ha depositato nella mattinata di oggi, venerdì 18 aprile 2014, una proposta di legge che reca disposizioni sulla combustione controllata di materiale vegetale.

L'iniziativa, che si compone di un articolo che modifica la legge regionale n. 85 del 1982 (Norme per la difesa dei boschi dagli incendi), è volta a superare i problemi che l'introduzione del reato di combustione illecita di rifiuti, previsto dal Codice ambientale, potrebbe comportare nel normale svolgimento delle attività agricole.

La proposta del gruppo UVP prevede che i Comuni, tenuto conto delle peculiarità dei loro territori, possano individuare le aree, i periodi e gli orari in cui sarà consentita la combustione controllata di sfalci e potature, nonché di altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso utilizzato in agricoltura o nelle attività selvicolturali, purché ciò avvenga nel rispetto delle modalità previste dalla proposta di legge. A tutela dell'incolumità della salute umana, i Comuni avranno la facoltà di sospendere, differire o vietare la combustione in tutti i casi in cui dovessero sussistere condizioni climatiche o ambientali sfavorevoli.

Per il Consigliere Alessandro Nogara, primo firmatario, l'approvazione di questa iniziativa legislativa permetterebbe di risolvere con urgenza una situazione che interessa non soltanto gli imprenditori agricoli, ma anche gli amministratori comunali e i cittadini tutti. Il nuovo articolo 256-bis del Codice ambientale – modificato a seguito del decreto-legge sulla "Terra dei fuochi" – ha infatti introdotto delle ipotesi aggravate per il reato di combustione illecita dei rifiuti, quali la confisca dei mezzi e delle aree dove è commesso il reato, oltre a pesanti sanzioni amministrative pecuniarie.

La nostra proposta, aggiunge il Consigliere Nogara, anticiperebbe inoltre la norma italiana, perché il Governo italiano benché abbia presentato, a febbraio, un disegno di legge in tal senso, la discussione è stata rinviata, e consentirebbe di agire concretamente su di una problematica che interessa tutta la comunità valdostana.