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11 dicembre 2013

Necessari oltre sei anni per avere la “toppa” dei treni bimodali

In soli tre anni si potrebbe elettrificare l'intera tratta Ivrea-Aosta

Da quando l'appalto verrà aggiudicato, saranno 30 i mesi per consegnare il primo treno bimodale e altri 34 ne serviranno per completare la fornitura. Più di sei anni per una toppa che non risolverà i problemi della linea ferroviaria valdostana e dei pendolari.

Solo tre mesi fa, al termine della riunione del Comitato di sorveglianza del Programma attuativo regionale (Par) Valle d'Aosta 2007/2013, il Presidente Rollandin aveva millantato che, ad appalto aggiudicato, sarebbero stati necessari due anni per avere cinque treni.

Le tempistiche reali, invece, sono un'ulteriore conferma che quella dei bimodali è una scelta scellerata.

Il progetto Italferr di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta prevede, infatti, non più di tre anni per la sua realizzazione. Una soluzione definitiva, condivisa e fortemente voluta da tutte le forze della minoranza in Consiglio regionale, che garantirebbe alla nostra regione, per i decenni futuri, l'integrazione con il sistema ferroviario italiano.

Altre criticità riguardano l'insufficiente capienza dei vagoni, solo 160 posti, e il fatto che i treni bimodali non potrebbero circolare sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, che verrebbe, di fatto, condannata alla soppressione. Inoltre, la fornitura verrà effettuata da imprese straniere e non avrà nessuna possibile ricaduta sull'economia valdostana, diversamente da quanto sarebbe accaduto con un progetto di elettrificazione della linea e con l'utilizzo puntuale dei fondi FAS.

Questa è l'ennesima bugia della maggioranza: i treni bimodali non risolveranno in breve tempo i problemi.

UVP, Alpe, PD-SinistraVdA e M5S chiedono che l'iter di aggiudicazione della gara per i bimodali venga revocato.