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Union Valdôtaine

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Stella Alpina

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22 ottobre 2013

Proposta di legge costituzionale per la riduzione del numero dei Consiglieri regionali

I Capigruppo di Union Valdôtaine, Ego Perron, e di Stella Alpina, Stefano Borrello, hanno depositato nella mattinata di oggi, martedì 22 ottobre 2013, una proposta di legge costituzionale per la riduzione dei Consiglieri regionali.

L'iniziativa si compone di due articoli volti a modificare l'articolo 16 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta. Il primo definisce la nuova composizione dell'Assemblea: 25 Consiglieri al posto degli attuali 35; il secondo dispone l'introduzione della norma a partire dalla prossima Legislatura.

«La politica – commenta il Capogruppo dell'UV, Ego Perron – ha il dovere di procedere ad un ridimensionamento delle sue strutture e dei relativi costi, nell'ottica di una razionalizzazione che sia funzionale al suo operato ma che al tempo stesso tenga conto di una necessaria rappresentatività territoriale, fondamentale per essere a contatto con i reali bisogno dei cittadini che è chiamata a rappresentare. La nostra è una proposta aperta al dialogo e al confronto con tutte le forze politiche presenti in Consiglio, trattandosi di un impegno morale che tutti, seppur con sfumature diverse, abbiamo assunto durante la campagna elettorale.»

«La riduzione del numero dei Consiglieri da 35 a 25 – aggiunge il Capogruppo di SA, Stefano Borrello – ricalca la composizione del primo Consiglio Valle del 1946. Riteniamo tale numero equo, in grado di rappresentare al meglio i Valdostani: la riduzione non incide sui rapporti con il territorio, risponde alle domande provenienti dalla società civile e garantisce al Consiglio regionale le funzioni che lo Statuto speciale, le leggi italiane ed europee gli attribuiscono. Una proposta che, riprendendo il passato, ci proietta verso il futuro con scelte logiche, responsabili e volte al contenimento della spesa pubblica. Si tratta di un primo passo: a questa riduzione seguirà il necessario adattamento del numero degli Assessori, che dovrà essere proporzionale al nuovo numero dei Consiglieri regionali.»

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