Comunicati

Gruppo Misto

Gruppo Misto




15 febbraio 2019

Le prove concorsuali dell’accertamento della lingua devono coinvolgere tutto l’insieme del personale del sistema sanitario regionale

Il Consigliere del gruppo Misto Claudio Restano interviene sulla proposta di legge che contiene disposizioni in materia di accertamento della conoscenza della lingua francese per i dirigenti del ruolo sanitario (modificazioni alla l.r. 5/2000), attualmente all'esame della seconda Commissione "Affari generali".

In merito alla proposta di modifica dell'articolo 42 della legge regionale 5/2000, nella parte che prevede l'accertamento della lingua francese per l'assunzione dei dirigenti medici, essa apparirebbe anche suggestiva sul piano politico, ma si ritiene in realtà che risponda più all’emotività legata a casi specifici e circoscritti e dall’eco mediatico del passato.

Circoscrivere e limitare alla sola categoria contrattuale della dirigenza medica la deroga sulle modalità della prova preventiva di accertamento del francese significa creare all’interno di un settore così delicato e complesso una palese discriminazione nei confronti di tutte le figure professionali che operano e opereranno nel sistema sanitario regionale.

Si intravede a tal proposito un eventuale rischio di creare “figli e figliastri”, lavoratrici e lavoratori, siano essi dirigenti e non, di serie A e di serie B, in un comparto che per sua natura e missione non può permettersi di far coesistere al suo interno differenze basate su diverse modalità concorsuali.

Infatti, oltre alla dirigenza medica vi è anche la dirigenza tecnico-amministrativa e la dirigenza cosiddetta “non medica” nel cui ambito sono presenti dirigenti farmacisti, veterinari, chimici, biologi, psicologi, della prevenzione e protezione. Inoltre una diversa modalità concorsuale e di assunzione legata alla prova preliminare dell’accertamento della lingua francese non può esimersi dall'andare a considerare anche tutto il personale del comparto, quale il personale amministrativo, delle professioni sanitarie e tecnico.

Oltretutto, ci chiediamo se tale deroga rappresenterebbe realmente una risposta di senso compiuto che risolverebbe la mancanza di figure mediche specializzate. Si ricorda tra l’altro che il depauperamento in atto legato alla mancanza di medici specialisti dipende anche da fattori che nulla hanno a che fare con le prove concorsuali di accertamento della lingua francese, ma da una precisa necessità di rivedere in termini complessivi il sistema organizzativo e magari incentivante del nostro sistema sanitario ospedaliero e territoriale, aspetto di cui si stanno facendo carico sia l’Assessore alla sanità sia il Governo regionale.

Si è pertanto disponibili a rivedere in tale prospettiva le norme che regolano le prove concorsuali dell’accertamento della lingua che dovranno però coinvolgere e interessare non solo un’unica tipologia professionale, ma tutto l’insieme del personale che opera all’interno del nostro sistema sanitario regionale.