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Impegno Civico

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27 settembre 2018

Il Casinò travolge la maggioranza regionale

 

«Ancora una volta il Casinò di Saint-Vincent è protagonista determinante di una crisi a Palazzo regionale.» È quanto sostengono i Consiglieri del gruppo Impegno Civico, Alberto Bertin, Chiara Minelli e Daria Pulz, dopo i fatti avvenuti ieri, mercoledì 26 settembre 2018, in Assemblea regionale. E aggiungono: «La maggioranza e il Governo costituitisi tre mesi fa, sulla base di logiche spartitorie degli incarichi piuttosto che su chiare scelte programmatiche, si sono rivelati incapaci di avanzare proposte univoche e di cambiamento rispetto alla grave situazione in cui da tempo versa il Casinò.»

Ieri, durante la seduta del Consiglio Valle, si sono infatti evidenziate posizioni ben diverse: da chi voleva, e vuole, continuare con una politica ormai quasi decennale di ingenti finanziamenti alla Casa da gioco, a chi ritiene che una quota importante di denaro pubblico non possa continuare ad essere destinata ad una azienda strutturalmente deficitaria.

Ormai da una decina di anni i quattro grandi Casinò italiani hanno dimostrato di essere strutture non più competitive in una situazione di cambiamento totale del mondo del gioco d'azzardo, gli incassi si sono dimezzati ed è evidente che occorre ridurre tali realtà.

«Impegno civico - evidenziano i Consiglieri Bertin, Minelli e Pulz - si è espresso in modo esplicito e chiaro contro ulteriori finanziamenti della Regione e non ritiene per nulla adeguate, di fronte alla gravità della situazione, le proposte di correzione che sono state avanzate dalla governance del Casinò e riprese da alcuni gruppi consiliari, che sono espressione propria delle politiche e delle scelte di tipo fortemente clientelare che hanno portato all'attuale disastro finanziario.»

«Noi riteniamo che sia necessario un cambiamento di rotta radicale e che occorra puntare ad un rilancio dell'intero complesso di Saint-Vincent - concludono i Consiglieri di Impegno Civico -, soprattutto dal punto di vista alberghiero e turistico, in cui la Casa da gioco rappresenti soltanto una delle componenti, attraverso il quale ricavare benefici per l'indotto, per l'intera economia di Saint-Vincent e Châtillon e per dare risposte più serie e corrette in termini occupazionali.»