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29 luglio 2016

Riforma della scuola: io speriamo che me la cavo

Sul disegno di legge di adeguamento della "Buona Scuola" all'ordinamento scolastico valdostano, approvato ieri, giovedì 28 luglio 2016, dal Consiglio Valle, il gruppo ALPE si è astenuto.

«Pur non condividendo il metodo con cui il provvedimento è stato confezionato - dichiarano i Consiglieri di ALPE -, abbiamo comunque, come sempre, lavorato in Commissione e in Aula per apportarvi delle modifiche che recepissero le istanze espresse dal mondo della scuola.»

«Il lavoro approfondito e le osservazioni prodotte dal nostro gruppo - aggiungono - hanno contribuito a riaprire questioni che parevano ormai definite. La maggioranza si è, infatti, impegnata a realizzare alcuni aspetti importanti per la scuola valdostana: un piano di assunzioni che dia risposte al precariato, un potenziamento dell'insegnamento dell'informatica nella scuola secondaria di primo grado, finalizzato al mantenimento del personale formato negli anni, e un corso di formazione in collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta che permetta la specializzazione per il sostegno. L'Assessore ha dato inoltre la propria disponibilità a migliorare les "Adaptations", cioè le Indicazioni curricolari adeguate al contesto valdostano.»

Il gruppo ALPE tiene, però, a rilevare che «la legge andava elaborata con la calma dovuta per realizzare tutti gli approfondimenti necessari al raggiungimento del miglior risultato possibile; invece, la fretta e la superficialità con la quale si è operato ha prodotto una legge che risulta essere poco strutturata, con il rischio concreto di mostrare tutte le sue debolezze se non saranno adottati i correttivi che, come forze di opposizione, abbiamo ottenuto e se non saranno risolti  i nodi rimasti sospesi.»

Per il gruppo, «il grande lavoro fatto dalle forze di minoranza in così poco tempo (neppure 10 giorni di lavoro in Commissione e ieri in Consiglio) dimostra che per intervenire in modo costruttivo non è per forza necessario entrare in maggioranza.»

Il gruppo ALPE sottolinea, infine, che «la legge 107/2015 della Buona Scuola avrebbe dovuto essere, per la Valle d'Aosta, un momento di riflessione e un'occasione di rilancio della Scuola valdostana; la possibilità di armonizzare e rivedere la legge nazionale, che il nostro Statuto di Autonomia ci consente, era da sfruttare permettendo a tutto il mondo scolastico di apportare, nel dibattito, la propria ricchezza di esperienza e le problematiche proprie, costruendo e potenziando questo settore fondamentale per le future generazioni. Il risultato finale è una legge migliorata rispetto alla proposta iniziale, ma certamente ancora lontana da una proposta organica e adeguatamente calzante alla realtà valdostana.»