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Movimento Cinque Stelle

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8 giugno 2016

Cognetta Vicepresidente: non mi sono venduto né ho fatto inciuci

«Non mi sono venduto, non ho fatto inciuci né altri tipi di scambi. Il tempo, come al solito, sarà il miglior giudice e i cittadini che seguiranno il mio lavoro vedranno se quanto affermo oggi sarà vero. Il resto sono chiacchiere da bar. Il nostro Movimento, nel prossimo futuro, si candida a governare l'Italia e la Valle d'Aosta: è quindi nostro dovere entrare in tutte le istituzioni per conoscerle, valutarle e migliorarle, perché senza conoscenza non si può né criticare né proporre.» Così il Consigliere del gruppo consiliare Movimento 5 Stella commenta la sua elezione alla carica di Vicepresidente dell'Assemblea regionale valdostana, avvenuta nella riunione di ieri, martedì 7 giugno 2016.

«Nel 2013 sono stato eletto in Consiglio regionale come rappresentante portavoce del M5S e come tale mi sono sempre comportato - spiega Cognetta -. Ho massimo rispetto per l'Istituzione Consiglio in quanto è il luogo dove i cittadini sono rappresentati ed è qui che vengono prese le decisioni che riguardano questa Regione. Tutti i Consigli regionali hanno un Ufficio di Presidenza che assicura il governo dell'Assemblea e che provvede alle necessità dei Consiglieri per svolgere la loro normale attività. Questo Ufficio dispone di un budget oltre a diversi strumenti amministrativi, e sovraintende, per esempio, alla gestione dei fondi dei gruppi consiliari. La sua composizione è formata da un Presidente, due Vicepresidenti e due Segretari; la prassi regolamentare prevede che un posto sia dato a un rappresentante dell'opposizione. Nella riunione consiliare di ieri, sono stato votato, come Vicepresidente, da 12 Consiglieri e quindi sono entrato come rappresentante dell'opposizione nell'Ufficio di Presidenza.»

«Per quanto riguarda poi l'indennità economica collegata al mandato - aggiunge il Consigliere Cognetta - preciso che dal 1° gennaio 2016 ho bloccato il mio stipendio a 2500 euro più i contributi di 500 euro. Tutta la parte eccedente rimane nelle casse del Consiglio regionale nel fondo creato nella finanziaria del dicembre 2015 che mette a disposizione dei cittadini, che possono accedere alla legge per il reddito minimo, gli avanzi degli stipendi dei Consiglieri. Per quanto mi riguarda parliamo di circa 90.000 euro annui. Sono certo quindi che sarò giudicato per il mio lavoro e non per le chiacchiere da bar: lavorerò con il mio solito impegno per controllare il lavoro delle Istituzioni regionali e per proporre i miglioramenti necessari volti ad aumentare la trasparenza e le modalità con cui servono il cittadino. A riveder le stelle….»