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31 maggio 2016

La gestione del Casinò e dei due Hotel continua ad essere un bagno di sangue

I Consiglieri regionali del gruppo ALPE sottolineano come le tante, troppe, zone grigie che caratterizzano la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent rendano difficile comprendere fino in fondo se i timidi segnali positivi riguardo ai ricavi siano da attribuirsi ad azioni concrete piuttosto che a semplici casualità.

Continua a farsi sentire con forza l'invadenza della politica, con l'unico risultato che ad essere premiato non è il merito e ci si ritrova sempre al punto di partenza, ovvero con l'assenza di una strategia mirata capace di rilanciare la Casa da gioco e di dare un'identità forte e riconoscibile ai due Hotel del Resort.

Certo, con i nuovi amministratori c'è maggiore buon senso, si parla un po’ di più, c'è un interscambio con il territorio e con gli operatori. Ma non basta.

Occorre un'accelerata decisa, un marketing aggressivo in grado di far sterzare questa grande Macchina destinata a scontrarsi nuovamente contro i suoi stessi errori. Le cose non cambieranno con la sola buona volontà: occorre una programmazione fondata, idee nuove e tanta, tanta capacità imprenditoriale.

Perché è diventato impossibile spiegare come possa l'Amministrazione pubblica continuare ad alimentare un'azienda deficitaria e, contemporaneamente, procedere ad un'inesorabile riduzione dei servizi pubblici, scuole, trasporti, sanità, sull'intero territorio.

Per i Consiglieri di ALPE i piccoli passi non bastano: sappiamo bene tutti che, senza un progetto innovativo e radicale, occorrerà rimpinguare anche per il 2016, magari non con 18 milioni, ma ancora con 14-15 milioni di euro, le casse del Casinò.

Perché le buone intenzioni non bastano, da sole, a cambiare le cose. Devono essere seguite dai fatti.