Comunicati

Union Valdôtaine Progressiste

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8 aprile 2016

CUC: creare bandi semplificati che rispettino professionalità e territorialità

Nella seduta del Consiglio regionale del 5 aprile 2016, il gruppo Union Valdôtaine Progressiste è ritornato, per la seconda volta da inizio Legislatura, a parlare dell'attività della Centrale unica di committenza (CUC): con un'interrogazione abbiamo chiesto informazioni sui lavori e sui servizi affidati dalla CUC, dalla sua entrata in funzione nel 2014 ad oggi.

«I dati – commenta il Capogruppo dell'UVP Luigi Bertschy – sono, purtroppo, impietosi per l'economia valdostana e per le ricadute sul bilancio regionale. Infatti, come riferito in Aula dall'Assessore ai lavori pubblici, dei 141 lotti aggiudicati per un valore di 76 milioni di euro, solo 14 milioni sono rimasti in Valle d'Aosta mentre 62 milioni sono stati assegnati ad operatori economici di fuori Valle, di cui 43 milioni di euro impegnati per l'acquisto dei treni bimodali. Il danno al nostro sistema economico è dunque molto evidente e urge porvi rimedio analizzando politicamente quanto sta avvenendo.» 

«Per migliorare l'attuale trend negativo – aggiunge Bertschy –, la CUC, che rappresenta oggi il centro di smistamento di servizi e forniture degli Enti pubblici valdostani, deve essere seguita, indirizzata e governata politicamente, creando bandi che rispettino professionalità, competenze, esperienze e territorialità. Questo ruolo spetta agli amministratori comunali e regionali che hanno la responsabilità del proprio territorio e della sua economia. Nel rispetto quindi delle normative vigenti, occorre creare le condizioni affinché le piccole e medie imprese valdostane possano partecipare, semplificando innanzitutto le procedure e privilegiando la qualità a discapito del massimo ribasso nella fornitura di beni e servizi; tutto ciò al fine di tutelare il lavoro.»

«Non è sopportabile – conclude il Capogruppo – vedere ditte di fuori Valle vincere appalti, nel ramo delle pulizie e nel sociale, effettuando enormi ribassi che ricadono sui lavoratori, con riduzioni di salario e di ore di lavoro. Per noi dell'UVP, tutelare la Valle d'Aosta e la sua comunità significa adattare alla nostra realtà regole che derivano dallo Stato o dall'Unione europea. Anche questo è esercizio della nostra Autonomia.»