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7 aprile 2016

Referendum anti trivelle: la Valle d'Aosta garantisce l'informazione ai cittadini

Mettere a disposizione tutti i canali di informazione pubblica a propria disposizione per mettere al corrente la cittadinanza dell'appuntamento referendario anti trivelle previsto il prossimo 17 aprile, informandola adeguatamente sul contenuto dei quesiti: questo l'impegno assunto dalla Giunta regionale con la risoluzione, proposta dal Consigliere Alberto Bertin del gruppo ALPE, firmata dai gruppi di minoranza e approvata all'unanimità ieri, mercoledì 7 aprile 2016, dal Consiglio regionale.  

«Il Governo Renzi ha deliberatamente scelto di sabotare i referendum, anche evitando di accorparli con le elezioni amministrative che si svolgeranno a maggio – afferma il Consigliere Alberto Bertin –: unire i due appuntamenti elettorali avrebbe significato un risparmio di 350 milioni di euro, ma avrebbe facilmente consentito il raggiungimento del quorum: si è allora preferito sprecare una somma così considerevole pur di evitare questo rischio

Per Bertin, «si tratta, oltre che gli aspetti legati al modello di sviluppo e all'ambiente, anche di una questione istituzionale di rapporti tra Stato e Regioni: in effetti a promuovere questo referendum sono stati i Consigli regionali di ben nove Regioni, proprio per reagire all'atteggiamento centralista da parte dello Stato che vuole marginalizzare il ruolo delle Regioni, anche per le scelte riguardanti i propri territori, come nel caso delle trivelle

«E la Valle d'Aosta, da che parte sta? Dalla parte delle Regioni o dello Stato? Dalla parte dell'espressione popolare del referendum o dalla lobby dei petrolieri? Approvare la risoluzione – spiega il Consigliere Alberto Bertin – ha significato rispondere almeno in minima parte a queste domande, lanciando un segnale, piccolo ma significativo. È importante informare i cittadini, aprire il dibattito e permettere una libera scelta