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Le Glossaire

Rapport d'activité 2011
XIII Legislatura

Il Consiglio nel cuore della democrazia rappresentativa

Proposte di legge di iniziativa popolare

Nel corso del 2011 sono state depositate alla Presidenza dell'Assemblea regionale tre proposte di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo.
La prima riguarda i contributi per le spese sostenute per il riscaldamento domestico e per il risparmio energetico (modifiche alla legge regionale n. 43 del 2009); la seconda verte sulla disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo (modifiche alla legge regionale n. 19 del 2003); la terza propone delle modifiche alla legge regionale n. 31 del 2007 in materia di nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti, con particolare riguardo agli impianti di trattamento a caldo.
La Segreteria generale del Consiglio Valle, dopo aver ha concluso le verifiche sulla regolarità delle firme presentate a supporto delle tre iniziative, ha determinato l'avvio dell'iter previsto dalla legge regionale n. 19/2003, che disciplina tali attività.
Conclusa la prima fase - per la quale erano necessarie tra le 200 e le 300 firme per ogni proposta -, le proposte di legge sono state inviate al Presidente della Giunta per la loro pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione oltre che alla Commissione procedimenti referendari nominata dal Consiglio regionale e composta dai professori Mario Dogliani, Michele Fino e Alfonso Di Giovine quali membri effettivi e dai professori Elisabetta Palici di Suni Prat, Annamaria Poggi e Fabrizio Cassella (membri supplenti).
Entro 45 giorni dalla pubblicazione dei testi sul BUR, la Commissione doveva deliberare l'ammissibilità o meno delle iniziative da sottoporre a referendum propositivo.
La Commissione si è riunita, quindi, il 20 settembre e ha deliberato l'ammissibilità della proposta di legge recante "Modificazione alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)", che prevede il divieto di realizzazione di impianti di trattamento a caldo, mentre sono state dichiarate inammissibili le altre due proposte riguardanti i contributi per le spese sostenute per il riscaldamento domestico la disciplina dell'iniziativa legislativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo.
Sulla decisione di ammettere la proposta di legge, il 25 novembre, è stato notificato, da parte di Asso-Consum Onlus, alla Presidenza dell'Assemblea regionale, alla Regione, alla Commissione regionale per i procedimenti referendari e ai promotori della proposta di legge di iniziativa popolare, un ricorso al TAR della Valle d'Aosta per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento della Commissione regionale per i procedimenti referendari.
Riguardo all'iter successivo, una volta deliberata l'ammissibilità, i proponenti procedono alla raccolta delle firme per la presentazione al Consiglio delle proposte di legge (che devono essere pari al 5% degli elettori della regione al 31 dicembre 2010, ossia 5.237, e sono da raccogliere in tre mesi).
Dopo il deposito delle firme da parte dei proponenti e la verifica delle stesse da parte della Segreteria generale, inizia l'iter legislativo vero e proprio in Consiglio, con l'assegnazione alle Commissioni consiliari competenti e il successivo esame in Aula. Qualora il Consiglio Valle non approvi la proposta di legge nel suo complesso o non recepisca i principi ispiratori dell'iniziativa, la proposta di legge di iniziativa popolare viene sottoposta a referendum propositivo: se viene raggiunto il quorum del 45% e vi è la maggioranza dei voti validi, la legge entra in vigore.