Info Conseil
Comunicato n° 345 del 19 dicembre 2003
APPROVATA ALL’UNANIMITÀ UNA MOZIONE SUI CONTRATTI ATIPICI
Adunanza del Consiglio regionale
La seconda mozione discussa e approvata, con un nuovo testo, all’unanimità dal Consiglio regionale, è stata presentata sempre dal gruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste e riguardava l’impegno per l’adozione degli strumenti normativi per attivare un sistema di protezione sociale per i lavoratori assunti con contratti atipici.
Per la Consigliera Dina Squarzino “la mozione intende individuare alcune linee di azioni da intraprendere. Non vogliamo indicare delle soluzioni adesso, ma prevedere una fase iniziale di studio del fenomeno e di verifica tra i soggetti interessati. Abbiamo trovato un’intesa per un nuovo testo comune a tutte le componenti politiche e pertanto ritiriamo il nostro testo e voteremo la nuova mozione”
Il Consiglio della Valle ha così approvato all’unanimità la nuova mozione.
Nella mozione, “il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a verificare tipologia, incidenza e dimensioni nel mercato del lavoro regionale di questa forma di impiego; a studiare, con il coinvolgimento dei soggetti interessati, le modalità più opportune per rispondere a tali esigenze; a presentare, entro sei mesi, nelle rispettive commissioni consiliari competenti, i risultati di tale studio e le eventuali proposte individuate.”
Per la Consigliera Dina Squarzino “la mozione intende individuare alcune linee di azioni da intraprendere. Non vogliamo indicare delle soluzioni adesso, ma prevedere una fase iniziale di studio del fenomeno e di verifica tra i soggetti interessati. Abbiamo trovato un’intesa per un nuovo testo comune a tutte le componenti politiche e pertanto ritiriamo il nostro testo e voteremo la nuova mozione”
Il Consiglio della Valle ha così approvato all’unanimità la nuova mozione.
Nella mozione, “il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a verificare tipologia, incidenza e dimensioni nel mercato del lavoro regionale di questa forma di impiego; a studiare, con il coinvolgimento dei soggetti interessati, le modalità più opportune per rispondere a tali esigenze; a presentare, entro sei mesi, nelle rispettive commissioni consiliari competenti, i risultati di tale studio e le eventuali proposte individuate.”