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27 gennaio 2025

Stipendi partecipate: la proposta di Forza Italia è frutto di un approfondimento serio

 

«Il commento fuori luogo della Segretaria regionale della Cgil Valle d'Aosta sul riconoscimento dell'indennità di bilinguismo al personale delle partecipate certifica la poca attenzione che questo sindacato ha nei confronti dei lavoratori associati.» Replicano così i Consiglieri regionali di Forza Italia alle dichiarazioni della Cgil rilasciate a La Stampa, la quale ha definito una "boutade per raccogliere consenso" la loro proposta di creare uniformità retributiva in tutte le società partecipate e controllate dalla Regione riconoscendo l'indennità ove richiesto dal bando per l'accertamento della lingua francese o italiana.

E aggiungono: «Siamo stupiti di questo commento inappropriato che denota come non vi sia da parte sua alcuna conoscenza dell'attività del nostro gruppo. La nostra riflessione su questa tematica nasce molto tempo prima dell'interrogazione che abbiamo fatto al Presidente della Regione il 13 gennaio scorso: è su iniziativa di Forza Italia, infatti, che il 25 luglio 2023 il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione riguardante la ricognizione e la verifica degli stipendi dei dipendenti delle società partecipate e controllate dalla Regione. Questo approfondimento è partito dalla constatazione che siamo tra le regioni più care d'Italia, con Aosta dichiaratamente la città più cara d'Italia, e con stipendi medi nel settore privato - come da dati Inps - molto più bassi della media. Un dato negativo che gli stipendi di alcune società partecipate e controllate dalla Regione contribuiscono ad affermare.»

«Forza Italia - proseguono i Consiglieri Pierluigi Marquis, Mauro Baccega e Christian Ganis - ritiene che uno dei percorsi da attivare quanto prima possa essere il riconoscimento dell'indennità di bilinguismo a quei 2.500 lavoratori che non lo percepiscono, pur avendo superato la prova per l'accertamento della lingua francese o italiana, come previsto dal Regolamento regionale n.1 del 12 febbraio 2013. Ma, soprattutto, sosteniamo che, su questa questione, ci debba essere uniformità di trattamento tra le società partecipate e controllate e gli enti del comparto unico della Valle d'Aosta.»

«Forse la Cgil avrebbe dovuto preoccuparsi di questo tema - concludono -, ma al momento ci abbiamo pensato noi e lavoriamo affinché si possa raggiungere l'obiettivo.»