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Rassemblement Valdôtain

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Progetto Civico Progressista

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Forza Italia

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Lega Vallée d'Aoste

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14 ottobre 2024

La maggioranza regionale procede alla cieca e con superficialità sui propri disegni di legge

 

«Per l'ennesima volta la maggioranza regionale, attraverso i Presidenti delle Commissioni convocate con urgenza questo lunedì, ha dimostrato una totale disorganizzazione al proprio interno, una mancanza di programmazione e di rispetto nei confronti del Consiglio regionale.» Lo denunciano i gruppi Rassemblement Valdôtain, Progetto Civico Progressista, Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste al termine delle riunioni delle Commissioni di oggi, lunedì 14 ottobre 2024, che hanno espresso parere su tre disegni di legge riguardanti gli enti cooperativi, le pro loco e alcune società sportive locali.

«I gruppi di minoranza non hanno partecipato al voto in Commissione come forma di protesta obbligata contro una gestione schizofrenica che porterà il prossimo Consiglio Valle a discutere, oltre al Documento di economia e finanza regionale (il più importante atto di programmazione politica e amministrativa di una Regione), anche altri disegni di legge. L'urgenza imposta non ha permesso alla minoranza - e, più in generale, agli altri Commissari - di poter presentare migliorie ai testi legislativi, né di richiedere audizioni, né di fugare ogni potenziale dubbio di natura tecnica e amministrativa presente in alcuni articoli.»

E aggiungono: «Si tratta di una mancanza di rispetto verso i cittadini valdostani oltre che nei confronti di chi li rappresenta. Molti di questi provvedimenti stanziano importanti risorse pubbliche e per questo non possono certo nascere dalla fretta né dalla superficialità: come già avvenuto in casi similari, c'è il rischio di dover intervenire nuovamente con ulteriori leggi con conseguenti ricadute negative per tutti i soggetti a vario titolo coinvolti. Non possiamo continuare ad accettare questa deriva che svilisce il ruolo delle istituzioni, riducendo le Commissioni e il Consiglio ad organi di mera ratifica di decisioni prese altrove.»

In ultimo, i gruppi evidenziano come «in tutto ciò pesi il silenzio sconcertante del Presidente del Consiglio che dovrebbe, invece, garantire il buon funzionamento degli organi consiliari nell’interesse di tutta la comunità valdostana.»