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Gruppo Misto

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6 marzo 2024

Per una Valle d’Aosta papilloma virus free - prima in Italia - dai 18 ai 60 anni la possibilità di vaccinarsi per tutti

 

Nella settimana in cui si celebrano due importanti ricorrenze - la Giornata mondiale di sensibilizzazione sul papillomavirus del 4 marzo e la Giornata internazionale della donna dell’8 marzo -, il Consigliere Claudio Restano del gruppo Misto intende porre l’attenzione del Consiglio regionale «sull’importanza della prevenzione e delle campagne di informazione per contrastare il papillomavirus, la più frequente delle infezioni a trasmissione sessuale, causa di 6 diversi tipi di cancro, tra cui il carcinoma della cervice uterina. Si tratta quest’ultimo di un tumore che, grazie a strumenti come la vaccinazione (l’unica, insieme al vaccino per l’epatite B, a proteggere dal rischio di contrarre il cancro) e lo screening, oggi possiamo non solo prevenire ma addirittura debellare, come dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità nella “Strategia globale per accelerare l’eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica” del 2020 e dal Piano oncologico nazionale 2023-27.»

E prosegue: «Tuttavia, nonostante la presenza di questi strumenti di prevenzione, si stima che ancora oggi nel nostro Paese si ammalino di tumore della cervice uterina circa 2.500 nuove donne ogni anno e che oltre 1000 donne perdano la vita, numeri non più accettabili. Da un’analisi presentata ieri dal Censis, risulta in calo il livello di conoscenza sia sul papillomavirus che sull’importanza di uno strumento salva-vita come la vaccinazione. Donne e uomini che spesso non sanno della possibilità di eliminare il rischio di contrarre un tumore grazie all’esistenza di strumenti di prevenzione efficaci e sicuri.»

«In tal senso - specifica il Consigliere Restano -, ho accolto con grande favore la campagna “Hai pensato al vaccino?” lanciata questa settimana dalla Struttura di igiene e sanità dell’Azienda Usl, insieme alla Struttura di ginecologia e ostetricia Beauregard con l’obiettivo di fare prevenzione e, più concretamente, recuperare i giovani adulti valdostani non ancora vaccinati contro il Papillomavirus, limitatamente alla fascia di età 18-25 anni. La possibilità di offrire la vaccinazione anti-Hpv non solo agli adolescenti ma anche alla popolazione adulta - soprattutto alle donne in età fertile, come raccomandato dal Ministero della salute nella circolare “Vaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile” - rappresenta infatti una delle azioni chiave per contrastare la diffusione dell’infezione da HPV e realizzare l’obiettivo ultimo di eliminare il tumore della cervice uterina.»

Per il Consigliere, «la Valle d’Aosta ha la straordinaria opportunità di porsi all’avanguardia per il raggiungimento dell’ambizioso traguardo di Regione “Hpv-free”, avendo coperture vaccinali elevate già a partire dalla coorte delle ragazze nate nel 1991 - oggi 33eeni - le prime ad aver acquisito il diritto alla vaccinazione gratuita. In tal senso chiedo di poter fare chiarezza sull’offerta vaccinale anti-Hpv riportata nella deliberazione della Giunta regionale n. 1225 del 30 ottobre 2023 che ha approvato il Piano regionale di prevenzione vaccinale, eliminando il riferimento al paragrafo 18 che “limita” la gratuità della vaccinazione anti-Hpv ai 25 anni e applicando alla stessa vaccinazione anti-Hpv quanto già contenuto nel paragrafo 5 della stessa delibera, ovvero "di stabilire la gratuità della vaccinazione anche a favore di coloro che aderiscano alla vaccinazione in ritardo, anche al di fuori delle fasce d’età".»