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Progetto Civico Progressista

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1° marzo 2024

PCP propone un'unica grande Cer con tutti i comuni e tutte le parrocchie

 

La lunghissima fase di definizione del quadro giuridico e regolamentare delle Comunità di energia rinnovabile (Cer) è conclusa. Dopo la pubblicazione del decreto attuativo il 23 gennaio 2024, validato anche a livello europeo, il 23 febbraio scorso è stato infatti reso noto il Regolamento del Gestore dei servizi energetici (Gse).

«A questo punto occorre che la Regione dica qual è il suo progetto sulle Comunità di energia rinnovabile - commentano le Consigliere di PCP, Chiara Minelli e Erika Guichardaz -. Come gruppo consiliare abbiamo seguito attentamente la vicenda Cer fin dai primi passi: abbiamo presentato una proposta di legge regionale il 1° marzo 2023, organizzato un convegno pubblico con qualificati esperti, proposto una mozione che, ad aprile 2023, ha permesso di attivare il gruppo di lavoro con i comuni e, infine a inizio febbraio, abbiamo presentato una mozione per l'istituzione della cabina di regia regionale per definire e coordinare il progetto.»

Anche al prossimo Consiglio regionale del 6 marzo c'è una interrogazione del gruppo PCP che cita l'esempio della Comunità di energia rinnovabile costituita dalla Diocesi di Treviso e pone il problema della architettura che si vuole dare alle Cer in Valle d'Aosta.

In base agli elementi acquisiti, la proposta che PCP vuole avanzare ha i seguenti connotati:

1) realizzare impianti fotovoltaici afferenti ad una Cer in tutti i comuni valdostani, con lo scopo di arrivare ad una potenza installata superiore ai 50 MW entro il 2026, obiettivo che contribuirebbe ad un incremento significativo della produzione di energia pulita e rinnovabile in Valle;

2) prevedere una architettura con un'unica grande Cer per tutta la Valle con un'articolazione di più sottogruppi in tutti i 16 ambiti delle cabine primarie, in modo da ottimizzare le risorse pubbliche e dare uno strumento già operativo per tutto il territorio, semplificando l'avvio dei sottogruppi locali;

3) coinvolgere tutti i comuni e tutte le parrocchie;

4) utilizzare tutte le risorse dei fondi europei, Pnrr (circa 18 milioni) e Fesr (circa 4 milioni) e individuare risorse integrative del bilancio regionale;

5) impegnare Cva a dare un supporto tecnico alla realizzazione degli impianti e alla configurazione del sistema;

6) costituire una cabina di regia regionale per coordinare la definizione del progetto e la sua realizzazione.

«Ci confronteremo - concludono le Consigliere - su queste proposte e altre che potrebbero arrivare, anche da soggetti economici, negli opportuni gruppi di lavoro, in Commissione e in Consiglio regionale.»