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Forum: Convenzione per lo Statuto

13 novembre 2007

Re: Re: Conoscenza della lingua francese. Proposta di variante all'art. 38 dello Statuto.

GIUSEPPE GALLORO

Egregio Dott. Borluzzi,
ritengo la Sua una risposta “ideologica” con la quale non Le nascondo che, per alcuni aspetti, potrei concordare.
Tuttavia, ci sono i seguenti elementi fondamentali che Lei ignora o fa finta di ignorare:
1. gli Statuti Regionali (non solo quello della Valle d’Aosta) sono giuridicamente riconosciuti. Quello della Valle d’Aosta, in particolare, è una Legge costituzionale (26 febbraio 1948) che sino a quando non sarà abolita va rispettata anche se non la si condivide o la si condivide solo parzialmente. Ciò non toglie, come Lei dice, che ogni persona sia libera di costruirsi la cultura che vuole;
2. L’autonomia, sino a quando vige lo Statuto autonomista è un dato di fatto di cui bisogna prendere atto, anche se non la si condivide o la si condivide solo parzialmente. Potremmo discutere all’infinito sull’opportunità o meno, nel 2007, di avere autonomie regionali e sulla loro anacronisticità, ma faremmo solo “ideologia” in quanto il dato di fatto è che esse esistono! A mio avviso il processo di abolizione delle autonomie (con quanto ne conseguirebbe), è ancora molto lungo e incerto (non so se c’è la volontà popolare per tale situazione e, in uno Stato democratico, come Lei ben sa la volontà popolare conta!);
3. lo Statuto della Valle d’Aosta è basato, tra le tante cose, sul bilinguismo italiano-francese e non credo, per una moltitudine di motivi, ci sia la volontà politica e popolare di rinunciare a tale situazione (anche se, come Lei giustamente fa notare, la lingua francese non è utile al pari di altre lingue straniere, soprattutto quando un valdostano deve relazionarsi e lavorare al di fuori della sua regione e di quelle francofone).

Io, con il mio intervento nel forum, non sono entrato nel merito del fatto che sia anacronistico o no il bilinguismo con la lingua francese né ho voluto fare una disanima politica della situazione in Valle d’Aosta! Non ho voluto neanche esaminare la complessa realtà valdostana che, per fortuna o sfortuna (su ciò potremmo fare entrambi “ideologia” e discutere all’infinito!), è differente da quella che Lei forse si auspica in un immediato futuro!

IO SOLAMENTE NON CONCEPISCO L’ACCANIMENTO CONTINUO E IL CONTROSENSO (CHE COMPORTA TRA L’ALTRO COSTI PER I CONTRIBUENTI E L’AMMINISTRAZIONE) DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI NEL VERIFICARE PIÙ VOLTE UNA CONOSCENZA CHE, IN UNA REGIONE CHE SI VUOLE RICONOSCERE BILINGUE, DOVREBBE ESSERE GIÀ DATA PER SCONTATA DOPO GLI STUDI E/O AL MASSIMO DOPO IL SUPERAMENTO, UNA SOLA VOLTA, DELL’EXAMEN DE VÉRIFICATION DE PLEINE CONNAISSANCE DU FRANÇAIS. E’ QUESTO CHE HO VOLUTO EVIDENZIARE NEL FORUM, SENZA IDEOLOGIA E POLEMICA ALCUNA!

Le assicuro, infine, che la mia volontà non è conservatrice e/o irriverente verso le libertà fondamentali! Ben vengano, infatti, Le proposte innovatrici ma si ricordi che esse, in uno Stato democratico, devono essere condivise dalla maggioranza dei cittadini altrimenti possono diventare esse stesse e chi Le propone irriverenti!
Irriverente per me non è colui il quale conosce le Leggi Costituzionali e ne fa argomento di discussione ma colui il quale fa finta di ignorarLe quando non concordano con le Sue idee e il Suo pensiero e soprattutto colui che vorrebbe ignorare la volontà popolare (sia chiaro…non sto dicendo che le Sue considerazioni siano errate ma il Suo approccio alle stesse, per questo argomento del forum, forse sì!).

Saluti e un sincero in bocca al lupo per le Sue battaglie “politiche”.

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