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Comunicato n° 145 del 7 marzo 2019

Interpellanza sui provvedimenti per la riduzione delle emissioni di CO2

Seduta consiliare del 7 marzo 2019

Con un'interpellanza illustrata nella seduta del Consiglio regionale del 7 marzo 2019, il Movimento 5 Stelle ha voluto approfondire la questione della riduzione delle emissioni di CO2.

Il Capogruppo Luciano Mossa, nell'illustrare l'iniziativa, ha affermato: «Siamo in estremo ritardo con gli obiettivi prefissati con la strategia 20 20 20 attraverso la quale avremmo dovuto ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni di CO2. Anche gli esperti climatici locali hanno disegnato una situazione difficile nella quale, se non saremo in grado di invertire la rotta mettendo al centro di ogni azione politica la montagna, la sua tutela e il suo sviluppo, si prospetta un futuro critico.» Il Consigliere ha quindi voluto conoscere «i provvedimenti urgenti e le scelte politiche che si intendano adottare, sviluppando azioni concrete che portino il più presto possibile alla mitigazione dei cambiamenti climatici, a una riduzione di CO2, alla de-fossilizzazione del trasporto e del riscaldamento in Valle d’Aosta e per i valdostani di oggi e di domani.»

L'Assessore all'ambiente, Albert Chatrian, nella risposta, ha evidenziato che «il Governo regionale è molto sensibile al tema del cambiamento climatico e alla riduzione delle emissioni di CO2, e anche questa assemblea lo è,  tant’è vero che ha approvato l’ordine del giorno proposto a dicembre dalla maggioranza, con cui abbiamo definito ambiziosi obiettivi relativi alla certificazione Carbon free del territorio regionale e al perseguimento di una Regione Fuel fossil free entro il 2040, traguardi riportati nel DEFR con relativa copertura economica.»

«L’Amministrazione regionale - ha proseguito Chatrian - ha peraltro avviato già da tempo varie azioni di contenimento delle emissioni di CO2, tra le quali la realizzazione di impianti di teleriscaldamento, l’incentivazione per la sostituzione di autoveicoli maggiormente inquinanti, l’efficientamento energetico degli edifici e la diffusione di colonnine di ricarica per la mobilità elettrica. Anche la prossima posa di dorsali del metanodotto contribuirà, nell’immediato, alla riduzione delle emissioni da riscaldamento domestico. Tali azioni, oltre che migliorare la qualità dell’aria hanno anche contribuito nel corso degli anni a ridurre in modo sensibile le emissioni di CO2 pro capite a livello regionale. Basti pensare che rispetto a una media annuale italiana pari a 11 tonnellate/persona, il valore regionale si attesta a 1 tonnellata a persona. La distribuzione sul territorio regionale delle emissioni di gas climalteranti è generalmente correlata alle attività antropiche ed è quindi concentrata soprattutto nella valle centrale. Per l’anidride carbonica è da notare l’importante ruolo dell’ecosistema forestale nell’assorbimento della CO2, che raggiunge l'84% delle emissioni complessive. Anche per questo motivo le emissioni pro capite di CO2 e di gas serra sono inferiori alla media nazionale.»

«A fronte quindi di una situazione decisamente meno preoccupante rispetto a quanto accade a livello internazionale - ha concluso l'Assessore -, la nostra Regione sta realizzando, mediante l’attuazione del Piano aria e del Piano energetico ambientale, una serie di azioni volte a migliorare ulteriormente il quadro delle emissioni. È poi in fase di predisposizione il Piano regionale dei trasporti, che verrà valutato anche in funzione della conformità con tali obiettivi. Ritengo dunque che la Regione stia già da tempo sviluppando azioni concrete e che con i nuovi obiettivi recentemente fissati nel DEFR il Governo regionale abbia dato un chiaro indirizzo politico rispetto alle scelte e alle azioni che intende mettere in campo. Inoltre, faccio presente che stiamo lavorando anche sul fronte dell’adattamento al cambiamento climatico, la cui futura Strategia regionale sta iniziando a definirsi.»

In sede di replica, il Capogruppo Luciano Mossa si è detto «poco confortato dai risultati, perché anche volendo spegnere l'interruttore del CO2 non basterebbe ad arrestare il cambiamento climatico. Riguardo agli incentivi alla mobilità elettrica, la proposta di legge è ancora all'esame della Commissione malgrado la nostra mozione di luglio 2018 e i nostri numerosi solleciti. In Valle d'Aosta, le azioni necessarie per tutelare il nostro ambiente sembrano essere un problemino di poco rilievo, mentre tutto il mondo si sta muovendo in tal senso, e in particolare i giovani che stanno marciando per chiedere seri provvedimenti per salvare il nostro pianeta. Noi, invece, siamo come al solito dormienti: sembriamo un'aragosta dentro una pentola che, pensando di fare un bagno caldo, si accorge troppo tardi che è alla fine. Speriamo che non sia così

 

 SC