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Comunicato n° 142 del 7 marzo 2019

Interpellanza sull'organizzazione delle competenze in materia di pari opportunità

Seduta consiliare del 7 marzo 2019

 

Le competenze in materia di pari opportunità sono state al centro di un'interpellanza del gruppo Ambiente Diritti Uguaglianza VdA trattata nella seduta consiliare del 7 marzo 2019.

La Consigliera Daria Pulz, considerato che la figura della Consigliera di parità è stata incardinata nell'Assessorato dell'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili, ha chiesto di ripensare «ad una riorganizzazione complessiva degli organismi di parità nell'ottica di una giusta collocazione degli strumenti istituzionali di contrasto alle discriminazioni di genere, in considerazione in particolare dello specifico ruolo della Consigliera a sostegno delle politiche attive del lavoro. Vorrei anche capire se è intenzione del Governo mettere finanziamenti a disposizione della Consigliera di parità, la cui operatività subisce gravi difficoltà in ragione della mancata assegnazione di fondi, anche minimi. Chiedo, infine, di chiarire gli obiettivi sulle pari opportunità e sulla gestione del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere istituito presso la struttura regionale competente in materia di politiche familiari e sociali.»

L'Assessore all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili, Chantal Certan, ha risposto: «Stiamo cercando di riordinare la materia delle pari opportunità, al fine di una programmazione concreta, facilmente applicabile e di una sensibilizzazione alla cultura del rispetto. La Consigliera di parità è una figura istituzionale ed è necessario uno sforzo consapevole, informato e continuo delle parti politiche, per non confinare la questione a tecnicismi normativi, lavorando su una dimensione sistemica per supportare una programmazione efficace e incoraggiare la rappresentazione realista del ruolo della Consigliera nell'esercizio delle sue funzioni. Negli anni, si è creata una collaborazione tra Istituzioni e Associazioni, che hanno fornito un supporto fattivo. È nostra intenzione continuare a relazionarci con chi opera in questo campo sul territorio, mentre le pari opportunità nell'ambito lavorativo devono essere trattate con un coordinamento tra gli enti preposti. Non è possibile attenersi a modelli astratti, piuttosto bisogna calarsi nella nostra realtà, in un preciso contesto e in un preciso momento temporale, allargando lo sguardo ad un'organizzazione complessiva del sistema per sviluppare una rete interna. Operativamente, stiamo lavorando in maniera sinergica tra Assessorati regionali, Presidenza della Regione e Consiglio Valle per affrontare in maniera il più possibile concreta le tematiche delle pari opportunità. Per produrre innovazione, vogliamo diventare antenna sensibile, captando i segnali del cambiamento: per questo, sarà fondamentale sostenere le reti esistenti programmando e realizzando azioni condivise, assicurando visibilità ai lavori e alle priorità strategiche sottese. In accordo con il collega Baccega, non abbiamo mai pensato di sradicare il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, dato il suo funzionamento ottimale, che rimane incardinato presso l'Assessorato alla sanità, contestualmente ai servizi che si occupano di accoglienza delle vittime di violenza e alla loro gestione, con i quali collaboriamo

La Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz ha replicato: «Il panorama rispetto alle discriminazioni e violenze di genere torna a essere molto problematico e la politica dovrebbe scendere in campo con maggiore decisione e onestà intellettuale. Spiace constatare che l'importante figura della Consigliera di parità rischia di arenarsi di fronte alla confusione degli ambiti e dei ruoli, nonché alla scarsità di risorse finanziarie e ai vuoti normativi. Ci impegneremo per riaffermare il diritto alla parità uomo/donna anche nella comunità valdostana. Lo scarso spazio alle donne concesso dalla nuova legge elettorale regionale e da quella prospettata per i Comuni denota arretratezza culturale: è dunque quanto mai necessario che la Consigliera di parità sia posta nelle condizioni di operare per una cultura più ampia dei diritti, per il principio dell'uguaglianza nelle pari opportunità


MM