Info Conseil

Comunicato n° 139 del 7 marzo 2019

Interpellanza sulla fattoria sociale

Seduta consiliare del 6 marzo 2019

Con un'interpellanza posta nel corso della seduta serale del Consiglio del 6 marzo 2019, i gruppi Rete Civica-Alliance Citoyenne e Movimento 5 Stelle hanno parlato dell'istituto della fattoria sociale.

La Consigliera Chiara Minelli, spiegato che per "fattoria sociale" si intende «una impresa che svolge l'attività produttiva in modo integrato con l'offerta di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio di soggetti deboli o a rischio di marginalizzazione - ma non solo - in collaborazione con istituzioni pubbliche e Terzo Settore», ha voluto sapere «se vi siano attualmente nella nostra regione imprese agricole che abbiano i requisiti delle fattorie sociali vere e proprie; in tal caso, se si intenda richiederne l'inserimento nella rete nazionale delle fattorie sociali, nonché prevedere questo istituto nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale accanto a quello della fattoria didattica, che è già una realtà conosciuta e che ha dato buoni risultati.»

L'Assessore all'agricoltura, Laurent Viérin, ha concordato «sull'importanza dell'agricoltura sociale, che ha abbinato la funzione di recupero rurale e di conoscenza di pratiche ad una valenza sociale. È una funzione riconosciuta dal Comitato Economico e Sociale Europeo ed esiste una legge del 2015. La prima esigenza è quella di dotarsi di uno strumento normativo al di là del Piano di Sviluppo Rurale che è strumento di finanziamento: stiamo quindi lavorando ad una legge quadro che comprenda varie misure e formule innovative per ampliare la formula turistica e agricola e potenziare ciò che non è stato recepito con la normativa del 2015. La previsione per il prossimo PSR è di potenziamento delle misure di accesso a sostegni e aiuti: ci siamo confrontati con alcune realtà già presenti in Valle e con i gestori di agriturismo e la fattoria sociale potrebbe essere ulteriore elemento di volano economico. Esiste oggi una misura, e il bando sarà aperto nel 2020, che potrà sostenere formule di questo tipo, inserite nell'ambito delle strategie di sviluppo locale elaborate dal GAL. Tramite il bando investimenti per attività extra-agricole sarà incentivata la diversificazione delle attività delle aziende agricole tramite l'esercizio di attività educative e assistenziali rivolte a disabili, anziani: è un bando molto interessante che prevede un contributo in conto capitale per agricoltura e imprese turistiche di tipo sociale fino a un massimo di 100 mila euro. Non è un bando riservato esclusivamente, ma consentirà di offrire nuove opportunità per le fattorie sociali

La Consigliera Chiara Minelli ha replicato che «sono emersi elementi interessanti. Sarebbe però fondamentale che in queste misure di cui l'Assessore ha parlato fosse riservato un canale dedicato all'aspetto della fattoria sociale perché si tratta di realtà importanti ma limitate, che non possono entrare in "competizione" con altre aziende per l'attribuzione di finanziamenti. Sarebbe poi opportuno chiedere l'inserimento delle esperienze in Valle nella rete nazionale delle fattorie sociali perché esiste un turismo rurale della disabilità e questo potrebbe aiutare nella promozione e nella conoscenza delle nostre esperienze. Mi auguro che l'Assessore recepisca questa esigenza.»


SC