Info Conseil

Comunicato n° 136 del 6 marzo 2019

Interrogazione sui rimborsi chilometrici

Seduta consiliare del 6 marzo 2019

Nella seduta del 6 marzo 2019, il gruppo Mouv' ha interrogato il Governo regionale in merito ai rimborsi chilometrici spettanti ai dipendenti ed ex dipendenti a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione dello scorso mese di dicembre.

Il Consigliere Roberto Cognetta ha voluto fare il punto della situazione, chiedendo che siano specificati i presupposti che hanno portato all'abrogazione del rimborso chilometrico; l'ammontare della spesa dei rimborsi non erogata dal gennaio 2011 ad oggi; la data in cui sarà disponibile il parere dell'ufficio legale regionale sulla vicenda; il numero di domande di rimborso presentate.

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha risposto: «I presupposti che hanno portato a non erogare più il rimborso chilometrico per l’utilizzo del mezzo proprio sono stati di carattere normativo e sono contenuti nel decreto legge n. 78/2010, poi convertito nella legge n. 122/2010. Su questo, la Regione ha sollevato questione di legittimità costituzionale e nel frattempo ha prudenzialmente garantito l’applicazione del divieto. Nel 2012 la Corte Costituzionale ha respinto questo ricorso ritenendo che lo Stato può adottare norme per il contenimento della spesa pubblica efficaci anche nei confronti delle Regioni. In questa prima sentenza, la Corte sosteneva che le Regioni erano tenute al rispetto di un tetto complessivo di riduzione della spesa per il personale, con la facoltà quindi di rimodulare all’interno di questo tetto le voci di riduzione. Successivamente però, la Corte Costituzionale ha assunto un orientamento più rigido, affermando in altre pronunce la prevalenza assoluta del principio del contenimento della spesa pubblica su quello dell’autonomia organizzativa degli enti

«Confermato che non esiste una quantificazione dei rimborsi chilometrici non erogati dal 2011, che non essendo previsti non sono stati contabilizzati - ha proseguito il Presidente Fosson -, comunico che il parere dell’ufficio legale non è ancora disponibile in quanto sono in corso valutazioni sulla possibilità di introdurre una nuova disciplina della questione, per il futuro, che possa considerare la peculiarità degli operai forestali che prestano attività lavorativa in sedi periferiche e disagiate, nei cantieri di volta in volta interessati dai lavori, pur prevedendo modalità di spostamento per garantire il contenimento della spesa

L'Assessore all'ambiente, risorse naturali e Corpo forestale, Albert Chatrian ha quindi evidenziato: «A quanto abbiamo potuto appurare, sono state depositate circa 490 domande di rimborso, che non sono state trattate in quanto in contrasto con quanto previsto dal decreto legge n. 78/2010. Ribadisco l'impegno che ho già assunto, ovvero di aggiornare la Commissione consiliare sugli sviluppi della vicenda.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha osservato: «Ci è stata rappresentata l'intenzione di non erogare il giusto compenso ai richiedenti per non sottrarre risorse ai cantieri forestali. Spero che ciò non accada e invito l'Assessore a tranquillizzare i dipendenti interessati

Il Consigliere Elso Gerandin ha aggiunto: «La cautela dell'Assessore è comprensibile, ma sono preoccupato della mancanza della tempistica della disponibilità del parere legale. Se si sta ipotizzando una norma per il futuro, è opportuno capire innanzitutto come risolvere un problema pregresso. Non è immaginabile utilizzare risorse degli attuali cantieri per rimborsare queste richieste; ritengo che questa notizia sia falsa ed esorto l'Assessore a smentirla per evitare inutili allarmismi

MM