Info Conseil

Comunicato n° 133 del 6 marzo 2019

Interrogazione a risposta immediata sulle criticità dell'Università della Valle d'Aosta e dell'associazione Forte di Bard

Seduta consiliare del 6 marzo 2019

 

Con un'interrogazione a risposta immediata discussa nella seduta consiliare del 6 marzo 2019, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha chiesto chiarimenti a proposito delle criticità dell'Università della Valle d'Aosta e dell'associazione Forte di Bard.

«In questi ultimi giorni sono emerse serie problematiche - ha specificato il Consigliere Paolo Sammaritani -: il Consiglio dell'ateneo valdostano ha preso atto di due documenti in cui si manifesta forte disagio nei confronti del Rettore, mentre il Presidente dell'Associazione Forte di Bard ha rassegnato le proprie dimissioni a fronte di difficoltà nella gestione amministrativa

L'Assessore al turismo, Laurent Viérin, è intervenuto in merito all'Associazione Forte di Bard: «Già lo scorso anno questo Consiglio ha scorporato i ruoli di Presidente della Regione e Presidente dell'Associazione; in merito, sono partite le procedure che vanno nell'ottica di una sostituzione. Va comunque svolta una riflessione sulla forma di gestione del Forte: in questo caso, l'impegno è sì di risolvere la questione contingente del Presidente, ma anche di lavorare in condivisione con i tecnici per quanto riguarda la gestione.»

L'Assessore all'università, Chantal Certan, specificato «d'avoir hérité une situation très difficile, tel que le feu qui couve sous la cendre, pour citer une image très claire», ha spiegato: «La posizione dei docenti dell'Ateneo e degli impiegati amministrativi è stata espressa chiaramente in lettere consegnate nella seduta del 28 febbraio scorso del Consiglio dell'Università, in cui è presente anche la parte politica, peraltro chiamata parte in causa solo ce ci sono problemi ma ben voluta se ve ne è la necessità. Si è quindi preso atto della posizione di gran parte dei docenti (30 su 49) e del personale amministrativo (51 su 54). Il prossimo 22 marzo è prevista una nuova convocazione del Consiglio dell'Univda, che dovrà affrontare una serie di argomenti, richiedendo l'attenzione di chi ha l'onore e l'onere di partecipare. Auspichiamo che le posizioni possano trovare una sintesi costruttiva, frutto del confronto, altrimenti, il Consiglio dell'Università dovrà intervenire e prendere posizioni chiare. Non potremo però dire che si tratterà di "ingerenza politica", bensì della volontà di risolvere una situazione che impedisce all'Ateneo di progettare il proprio futuro, di consolidarsi e crescere nei prossimi anni.»

Il Consigliere Paolo Sammaritani ha replicato: «Le due vicende sono purtroppo unite da un fil rouge. Per quanto attiene al Presidente del Forte di Bard, le dichiarazioni apparse sulla stampa sono preoccupanti, profilando un dialogo che non c'è stato, di un appello del Presidente del Forte non accolto dalla Regione. Le criticità, anche serie, ci sono, ma vanno affrontate soprattutto con l'ascolto. In merito all'Università, la frattura è evidente e va ricomposta. Se il Rettore non piace più, va sostituito

MM