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Comunicato n° 56 del 24 gennaio 2019

Respinta una mozione sull'applicazione del decreto sicurezza

Adunanza consiliare del 23 e 24 gennaio 2019: conclusi i lavori

Durante la seduta del 24 gennaio 2019, il Consiglio Valle ha respinto, con 17 astensioni (UV, UVP, SA, ALPE, GM), 13 contrari (Lega VdA, M5S e Mouv') e 3 a favore (RC-AC e ADU-VdA), la mozione presentata congiuntamente dai gruppi RC-AC e ADU VdA in merito all'applicazione del decreto sicurezza, ed in particolare sul tema dell'immigrazione, intendendo impegnare l'Amministrazione regionale a promuovere un ricorso alla Corte costituzionale, oltre a riferire nell'apposita Commissione consiliare e a coinvolgere gli Enti locali, tramite il CELVA, al fine dell'adozione di linee di condotta comuni.

Come ha specificato la Consigliera Chiara Minelli (RC-AC) nell'illustrazione, la mozione è «complessa, ma siamo convinti che la nostra Regione possa prendere in considerazione impegni di questo genere per riaffermare non solo il valore dell'accoglienza, ma anche la potestà legislativa di cui disponiamo», mentre la Consigliera Daria Pulz (ADU VdA) ha parlato di «discriminazioni e lesioni della dignità umana, ma anche, riferendoci all'ambito giuridico, delle competenze regionali; è fondamentale tutelare l'autonomia valdostana e difendere i principi di solidarietà e accoglienza

Per il Capogruppo del M5S, Luciano Mossa, «la proposta di ricorso costituzionale ci sembra strumentale, visto che il decreto sicurezza non mostra alcuna distorsione civica, è un testo normativo dettato dal buon senso»; il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha spiegato i motivi del voto contrario «ad una mozione con presupposti minati alla base: stiamo parlando non di indirizzi politici, di ideologie o di razzismo, bensì di leggi per cui non esiste obiezione di coscienza se non si è d'accordo

Il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha replicato: «Abbiamo fatto effettuare agli uffici approfondimenti sui vari contenuti del decreto, anche prendendo contatto con le altre Regioni. Un ricorso alla Corte costituzionale presenterebbe molte criticità; scartata questa idea, continueremo a difendere le nostre peculiarità e a monitorare gli effetti di questo decreto. Il modello della Valle d'Aosta è inclusivo, ma l'immigrazione va regolata e l'accoglienza è tale solo se garantisce dignità

I gruppi consiliari di minoranza hanno poi ritirato una risoluzione riguardante un'ordinanza del Sindaco di Aosta relativa alla rimozione della copertura in amianto di uno stabile sito in viale Partigiani a fronte dell'impegno del Presidente della Regione ad accelerare gli adempimenti.

I lavori del Consiglio sono conclusi. L'Assemblea tornerà a riunirsi martedì 5 e mercoledì 6 febbraio 2019.

SC-MM